Si usa spesso l’espressione libri per ragazzi. E spesso la si usa in maniera non appropriata.
Se fosse un hashtag (e lo è) per la maggior parte della popolazione passerebbe in secondo piano.
Se fosse un hashtag susciterebbe l’interesse solo di qualche insegnante e di molti genitori.
Io invece ritengo che i libri per ragazzi dovrebbero essere letti da più adulti, senza che per forza abbiano a che fare con bambini e ragazzi.
Tutti dovrebbero leggere (più) libri per ragazzi.
Ho iniziato a leggere libri per ragazzi per lavoro, perchè il mio debutto da libraia l’ho fatto proprio in una libreria per bambini e ragazzi. Dopo la prima ora di lavoro mi sono resa conto che in una libreria così specializzata, se non lo leggi non lo vendi. Il 90% dei clienti ti chiede consiglio e tu devi essere pronto a raccontare le storie che hai lì sugli scaffali.
In una libreria per ragazzi tutti cercano un consiglio. E per raccontare storie, bisogna leggerne tante.
Una certa attrazione per quel mondo l’ho sempre avuta, ogni tanto mi piaceva aggirarmi nel reparto ragazzi delle grandi librerie. Nella mia ignoranza mi lasciavo affascinare da titoli, copertine, storie fantastiche e che non avrei mai trovato sugli scaffali della letteratura tradizionale.
Per cui, quando sono stata obbligata alla lettura, ho cominciato i libri per ragazzi e non ho più smesso di goderne, di leggerli, di amarli.
La verità è che oggi, a un paio di anni di distanza da allora, mi ritrovo a leggere con più piacere i libri per ragazzi che quelli “per adulti”.
Perché? Per 7 semplici motivi:
I libri per ragazzi non vogliono essere originali a ogni costo.
Perché non sono (quasi) mai banali.
I libri per ragazzi hanno in sé la scoperta e la meraviglia.
Perché si pubblica meno, e spesso meglio.
I libri per ragazzi sono accessibili e insieme profondi.
Perché se si esplora la variante della letteratura per ragazzi rappresentata dagli albi illustrati, si aprono le porte di un genere letterario a se stante, senza vincoli di età e coi confini dettati solo dalla propria capacità di sorprendersi e lasciarsi sorprendere.
Perché a pensarci bene, alcuni libri che si trovano nel reparto ragazzi poi finiscono per diventare universali e necessari. Ok, non succede a tutti di pubblicare La storia infinita o una saga come quella di Harry Potter, ma tra la buona lettura e il caso editoriale mondiale in mezzo scorrono tante storie, tante avventure, tante vite in attesa di essere lette.
E quando dico che hanno in sé la scoperta e la meraviglia uniti al desiderio di autoaffermarsi e alla formazione dell’identità non parlo di caratteristiche proprie della giovane età.
Nella lettura molti di noi cercano quella meraviglia, cercano qualcosa che faccia stare bene e, aggiungo, dovrebbero cercare qualcosa che ricordi loro di essere sempre se stessi, al di là della quotidianità che logora e ingrigisce. I libri per ragazzi sono quindi il genere perfetto per stare bene.
Un autore di libri per ragazzi racconta di temi importanti, lo fa con un linguaggio universale, scrive per muovere il cuore e la mente.
Perché leggere libri per ragazzi?
Per trovare il più puro piacere della lettura come divertimento.
E se leggere libri apre la mente, leggere libri per ragazzi permette di adottare prospettive inedite con più fantasia e sensibilità.