Illustrazione e fotografia sono sicuramente due passioni che mi guidano nella scelta dei libri.
Ogni tanto giro per altri reparti della libreria per cui lavoro e mi perdo a guardare copertine e contenuti come se fossi in un museo.
Bocca aperta inclusa.
Come tutti i veri bibliofili, appassionati, malati, fissati (chiamatela come volete!), ho diverse sfumature di malattia del libro.
Una di queste è la fissazione per i libri di cucina.
Sì, anche i libri di cucina, grazie soprattutto alle illustrazioni, suscitano in me un particolare pizzicore che mi fa dire “devo averlo”.
Con libri di cucina non intento solo i ricettari alla Suor Germana o alla Benedetta Parodi.
Intendo i romanzi che hanno il cibo come elemento di scoperta di una storia o di un luogo, penso ad esempio a Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado o a Afrodita di Isabel Allende, solo per citarne due molto famosi.
Ma intendo anche le splendide monografie e raccolte che da qualche anno a questa parte fanno bella mostra di sé in libreria.
Libri illustrati, spesso di medio e grande formato che sono curatissimi nell’aspetto, nella grafica, nella scelta della carta e del layout.
E ricercati nei contenuti: questi libri di cucina non veicolano solo e semplicemente ricette, ma sono in grado di ricreare un’atmosfera e di ispirare uno stile di vita.
I libri di cucina ultimamente sono davvero dei prodotti d’arte, grazie soprattutto al sapiente utilizzo della grafica e della fotografia.
Infatti preferisco definirli libri illustrati.
Che trattano di cucina.
Come molti libri pubblicati dalla casa editrice Nomos Edizioni, una realtà piccolina esistente dal 1994 che ha l’illustrazione e la buona immagine come caposaldo.
Visitando la casa editrice Nomos Edizioni e chiacchierando con Benedetta, ho potuto scoprire due libri illustrati che mescolano illustrazione e fotografia per parlare di cibo e per evocare molti altri sentimenti.
I libri che uniscono illustrazione e fotografia di cui vi parlo sono I party di Naturalmente Goloso di Erin Gleeson e The Breakfast Journey di Elisa Paganelli e Laura Ascari.
I Party di Naturalmente Goloso di Erin Gleeson è un libro illustrato sull’arte dell’accoglienza che sembra ambientato nel mondo delle fate.
Erin Gleeson è una fotografa, acquarellista e da qualche anno fortunata blogger americana.
Trasferitasi da New York alla California per seguire il marito, i due hanno trovato casa in un enorme chalet di legno in mezzo ai boschi.
Luoghi da favola, dove la luce rende tutto magico e speciale e ti aspetti che da un momento all’altro gli gnomi facciano capolino tra le assi di legno.
Una volta trasferitasi in quei boschi, Erin ha messo su blog la propria passione per il cibo, per la fotografia e per l’arte dell’ospitalità dando vita così a The Forest Feast.
Forse non sembra nulla di nuovo, e per noi italiani le ricette non hanno molto di innovativo da raccontarci, ma basta aprire l’homepage del suo blog per rendersi conto della vera bellezza delle sue pagine: le fotografie si mescolano agli acquerelli.
Il libro riporta esattamente questo mix di illustrazione e fotografia restituendo le magiche atmosfere di Erin Gleeson.
E data la bellezza di questo dialogo tra illustrazione e fotografia, sarebbe stato un delitto non farne un libro da toccare, sfogliare, ammirare, esporre e regalare.
A dialogare tra le pagine sono due tecniche espressive diverse ma che si combinano alla perfezione per raccontare storie e atmosfere. Ed è un modo diverso e originale di raccontare l’arte della tavola.
L’altro libro, sempre edito da Nomos Edizioni, è The Breakfast Journey di Elisa Paganelli e Laura Ascari.
Si parte dall’idea di osservare il mondo al momento della colazione.
Le cartoline sono fotografie su cui l’illustrazione si è divertita a creare giochi, decorazioni, suggestioni.
Semplice, semplicissimo…eppure come tutte le cose semplice vi lascia a bocca aperta e vorreste vedere una mostra di queste fotografie.
L’effetto che ne deriva è quello di immagini che oggi definiremmo cozy e hygge, per utilizzare due termini abusati ma che sono efficaci nel rimandare a una dimensione accogliente e piacevole del vivere.
E’ interessante notare come, se nel primo caso abbiamo un’unica mano che realizza illustrazione e fotografia, in questo secondo libro c’è un dialogo a distanza tra i due linguaggi.
Le autrici sono due, una si occupa delle fotografie e l’altra interviene in un secondo momento sull’immagine.
Il dialogo è riuscitissimo.
L’utilizzo di illustrazione e fotografia nei libri di cucina è qualcosa di originale e che si apre a mille sperimentazioni. E non solo nei libri di cucina (editori, prestate attenzione!).
Le possibilità che l’illustrazione ha sono dovute alle infinite tecniche espressive utilizzabili. Qui ne abbiamo viste solo due, e anche abbastanza tradizionali, che però hanno creato risultati davvero splendidi.
Questa che viviamo è l’era delle immagini, l’illustrazione è la forma d’arte del XXI secolo mentre la fotografia (intesa come linguaggio che si esprime attraverso l’utilizzo dello smartphone) è diventata un mezzo espressivo e di comunicazione alla portata di tutti.
Il comune denominatore?
Saper leggere le immagini.
Ecco perché continuo a dire: più illustrati per tutti, già a partire dalla più giovane età!