Leggendo L’assoluta libertà del fantastico – un viaggio nella fantasia da Omero a Calvino, ho provato il forte desiderio di ritornare sui banchi del liceo.
Di potere di nuovo parlare con la mia professoressa di lettere dell’epoca e segnalarle questo libro.
Perché raccontare il fantastico a scuola significa poter offrire ai ragazzi una chiave di lettura alla loro portata per poi permettergli di entrare più in sintonia con il mondo della storia della letteratura.
L’assoluta libertà del fantastico di Lucilla Sergiacomo edito da Odoya è un saggio che ripercorre la storia della letteratura attraverso il filtro del fantastico.
Partendo del mondo classico e arrivando fino a Calvino, il libro in 264 pagine ci mostra come il cambio di prospettiva possa offrire una nuova visuale su una materia che sembra essere immutabile.
E’ in grado di mostrare come il fantastico sia una categoria cui appartengono la maggior parte degli scritti che tutti abbiamo studiato, poi riscoperto e infine amato.
Più che un “genere”, come si tende a definirlo, il fantastico è un “modo” di raccontare o di rappresentare che attraversa il tempo e contamina generi di scrittura letteraria piuttosto lontani tra loro: dal poema epico classico, dove le divinità interagiscono con gli eroi e le loro prodigiose imprese, al teatro greco e alle sue ricorrenti epifanie del soprannaturale; dalla fiaba antica, popolata da animali parlanti e creature fittizie, al romanzo di peripezia e alle sue avventure straordinarie; dalle agiografie cristiane, nuove epiche dedicate alle imprese dei santi, ai poemi medievali sull’aldilà; dalle chansons de geste delle letterature romanze ai poemi cavallereschi rinascimentali e ai loro intrecci regolanti da incantesimi e misteri; dal romanzo gotico inglese ai vari filoni narrativi dell’horror, della ghost story, dei freaks e dei vampiri. E ancora, procedendo nel tempo, dalla fantascienza sino alla proliferazione contemporanea delle proliforme letteratura fantasy.
Affrontare un piano di studi a partire dal genere fantastico a scuola permette semplicemente di avere un’ottica diversa, più attenda al gusto dei ragazzi, senza però venire meno all’insegnamento completo della materia.
Pensate di iniziare a spiegare epica partendo da Hunger Games.
O di mostrare lo sbarco sulla luna del 1969 per introdurre il viaggio di Astolfo sulla luna.
Il libro offre infatti una bella panoramica sulle principali opere letterarie senza dimenticare di contestualizzarle all’interno di una cornice storica, che giustifica e spiega il successo e l’attenzione rivolta a particolari opere.
A partire da Omero.
Se ci si pensa l’Odissea altri non è se non un meraviglioso libro di genere fantastico.
Così come tantissimi scritti di epoca classica, greca e latina: viaggi nel regno dei morti, dialoghi con spiriti e fantasmi, esseri mostruosi.
Se ci si pensa l’Odissea altri non è se non un meraviglioso libro di genere fantastico.
Così come tantissimi scritti di epoca classica, greca e latina: viaggi nel regno dei morti, dialoghi con spiriti e fantasmi, esseri mostruosi.
L’assoluta libertà del fantastico inizia con una prima infarinatura sul concetto di fantastico che si suddivide in fantastico strano e fantastico meraviglioso.
Il primo è quello che sembra avere origine soprannaturale per poi rivelarsi legato al mondo terreno. Il secondo è quel fantastico meraviglioso che esula dalle gesta umane.
Il primo è quello che sembra avere origine soprannaturale per poi rivelarsi legato al mondo terreno. Il secondo è quel fantastico meraviglioso che esula dalle gesta umane.
Il fantastico a scuola possibile attraverso il saggio di Lucilla Sergiacomo ricalca temporalmente l’iter di studio che si affronta normalmente nei programmi scolastici.
Il saggio comincia proprio dal mondo classico greco e latino.
Cita Apuleio, Virgilio, Plinio il Giovane oltre ovviamente a Omero.
Dopo il mondo classico si passa all’epoca medievale, dove le storie dei santi vengono mostrate nell’ottica fantastica: i viaggi che i santi intraprendevano spesso avevano il sapore dell’omerica Odissea.
Cita Apuleio, Virgilio, Plinio il Giovane oltre ovviamente a Omero.
Dopo il mondo classico si passa all’epoca medievale, dove le storie dei santi vengono mostrate nell’ottica fantastica: i viaggi che i santi intraprendevano spesso avevano il sapore dell’omerica Odissea.
Imprese che nutriranno quella che è la storia fantastica per eccellenza: la Divina Commedia.
Vengono poi raccontate derivazioni letterarie del fantastico dantesco che prendono la forma di tutte quelle altre “commedie” che negli anni si sono succedute, imitando Dante, nutrendosi di Dante, addirittura parodizzandolo. Una grande curiosità me la me la suscitata, ad esempio il libro di Pressburger Storia umana e inumana.
Il fantastico a scuola e la luna
Il 2019 è l’anno dell’anniversario dello sbarco dell’uomo sulla luna.
Nell’ambito dell’editoria ragazzi, lo scaffale dedicato alla spazio sta letteralmente lievitando, offrendo anche alcuni spunti di lettura molto belli, come vi ho raccontato nella recensione di Quando la luna ero io.
Nell’ambito dell’editoria ragazzi, lo scaffale dedicato alla spazio sta letteralmente lievitando, offrendo anche alcuni spunti di lettura molto belli, come vi ho raccontato nella recensione di Quando la luna ero io.
Ma perché non coinvolgere in queste celebrazioni anche la letteratura vera e propria, quella che si studia sui banchi?
L’ultimo capitolo di L’assoluta libertà del fantastico è tutto dedicato al viaggio sulla luna.
Leggendo il capitolo di questo saggio ci si rende conto come l’elemento fantastico del viaggio verso la luna sia un topos della letteratura che ricorre già da secoli: solo per citare uno degli esempi più famosi il viaggio di Astolfo sulla luna ne l’Orlando furioso. Per non citare poi Leopardi e tutto quel fascino che la luna ha suscitato sull’uomo nei secoli.
In questo capitolo si parla di Ariosto, di Galileo, di Cyrano de Bergerac sino ad arrivare a Calvino.
Passando naturalmente da Jules Verne e citando anche un racconto fantascientifico di Primo Levi.
In questo capitolo si parla di Ariosto, di Galileo, di Cyrano de Bergerac sino ad arrivare a Calvino.
Passando naturalmente da Jules Verne e citando anche un racconto fantascientifico di Primo Levi.
Perché ho scelto di parlarvi di fantastico a scuola e di L’assoluta libertà del fantastico?
Non si tratta di un libro per ragazzi, ma sicuramente si tratta di un libro che può parlare ai ragazzi.
Se utilizzato in una maniera originale.
Come dicevo all’inizio, avrei voluto mostrare questo libro alla mia insegnante di lettere del liceo.
Offre una visione trasversale della storia delle letteratura che si può agganciare ai libri più amati dagli adolescenti.
Come dicevo all’inizio, avrei voluto mostrare questo libro alla mia insegnante di lettere del liceo.
Offre una visione trasversale della storia delle letteratura che si può agganciare ai libri più amati dagli adolescenti.
Perché infatti non partire da ciò che loro amano?
Da Veronica Roth, da Licia Troisi, da Cassandra Clare.
Da Veronica Roth, da Licia Troisi, da Cassandra Clare.
Si può partire da quello dei libri che loro leggono a cui loro si appassionano.
E si può trasmettere loro il più importante degli strumenti dell’intelletto: la trasversalità del ragionamento.
E si può trasmettere loro il più importante degli strumenti dell’intelletto: la trasversalità del ragionamento.
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