Lo so che può sembrare una provocazione, ma io cerco di spingere spesso gli insegnanti a far leggere Stephen King a scuola.
Devo ammettere, senza grande successo.
Sono convinta che far leggere Stephen King a scuola possa solo fare che bene.
Oltre che essere un maestro di scrittura, ha trattato tematiche che orbitano intorno alla paura e ai temi dell’adolescenza.
E la paura va conosciuta, esplorata, esorcizzata.
I libri possono essere lo strumento migliore per esplorare i sentimenti, anche quelli più spaventosi.
Mi è già capitato di dire che l’horror altro non è se non la fantasia che si tinge di nero.
E la fantasia, così come la paura, si può applicare anche alla situazione più quotidiana.
Leggi anche 5 motivi per leggere libri horror.
La grandissima forza narrativa e creatrice di Stephen King consiste nel saper adottare come punto di partenza qualcosa di estremamente semplice, umano, universale, comune ai più.
L’invidia per il prossimo > Cose Preziose
La dolcezza di un animale > Cujo
L’ossessione per un personaggio famoso > Misery
Esorcizzare la morte > Pet Sematary o il racconto A volte ritornano
La paura stessa > It
Da questi punti di partenza di cui quasi tutti abbiamo fatto esperienza, Stephen King costruisce una storia virandola sui toni cupi dell’orrore e del thriller.
Un gioco che tra l’altro si può fare in classe per variare la pratica del tema.
Davvero tutto sarebbe come prima?
Penso che il migliore libro da cui cominciare per far leggere Stephen King a scuola sia Carrie.
Il tema che tratta è di grande attualità, e temo lo sarà sempre: il bullismo.
Far leggere Stephen King a scuola permette di aprire, in modo originale, un ampio discorso sul tema del bullismo.
Anche nella sua variante social del cyberbullismo.
Il periodo della scuola però è quello vissuto in maniera più disastrosa: ci si sente soli contro il mondo e non si possiedono ancora gli strumenti per affrontarlo.
Leggere Stephen King a scuola significa immergersi nella paura che l’adolescenza porta inevitabilmente con sé.
Carrie di Stephen King andrebbe fatto leggere obbligatoriamente in tutte le scuole.
E il primo di una lunga serie di suoi libri ad essere poi trasformati in film.
Leggi Carrie, il romanzo che ha dato il via al mito di Stephen King di Mondofox
Quando dico che un buon racconto (horror ma non solo) prescinde dal tempo intendo questo: con pochissime modifiche la storia regge comunque e ha qualcosa da dire e da trasmettere.
Si cerca di capire cosa succede nella testa e nella vita del carnefice.
Quando oggi si parla di bullismo, non si parla mai della rabbia. Perché la rabbia è negativa.
La mia prima reazione, la più istintiva, umana e comprensibile è la rabbia.
Da questo elemento Stephen King si è chiesto “ Cosa succederebbe se al bullizzato dessimo la possibilità di vendicarsi?”.
Per sapere come gestirla, la rabbia va conosciuta e va vissuta e leggerla attraverso la catarsi della letteratura permette di farne esperienza.
Ed ecco perché bisogna far leggere Stephen King a scuola.
Lo fanno impedendo loro di leggere libri che trattano di tragedie, di omicidi, del male nelle sue più svariate forme.
- È una storia avvincente
- È una storia che parla di scuola, è famigliare a tutti, anche ai non più giovani
- Parla della paura che ogni giovane prova davanti al timore di non essere accettato
- Sviscera la rabbia portandola alle sue più estreme conseguenze. Esplorando questa rabbia si hanno più strumenti per comprendere anche le proprie emozioni e la capacità di reagire.
Accettate la sfida e fate esplorare la paura attraverso i libri.
E’ il modo migliore per imparare a fare esperienza del mondo.