Mi piace il sottotitolo originale di Udon Noodle Soup.
Dice: “Little tales for little things”.
Credo sia il sottotitolo perfetto. Non che quello italiano non lo sia:
Udon Noodle Soup.
Cinque piccole storie d’amore.
In effetti le storie a fumetti, brevi e incisive, che compongono questo piccolo affresco sentimentale che si intitola Udon Noodle Soup, sono delle storie d’amore.
Ma è l’amore preso nelle sue sfumature e intensità più differenti.
Udon Noodle Soup si compone di cinque piccoli affreschi di amore raccontato attraverso la quotidianità. Quella quotidianità piccola, delle piccole cose che solo da un’altra prospettiva riusciamo a vedere nella loro dimensione reale.
Due amici si trovano separati dalla vita e riuniti dal destino e da una zuppa di udon.
Una mamma realizza tanti maglioni per la figlia, ma questa ne capirà il vero valore solo quando sarà troppo tardi.
L’amore, quello che forte, quello intenso, raccontato tramite uno spazzolino da denti.
Una maglietta di calcio diventa il feticcio di un amore mitizzato e, solo con il tempo, ridimensionato.
Un oggetto fatto a mano, una bugia, la paura del giudizio altrui compromettono un’amicizia lasciando uscire allo scoperto sentimenti feriti e senso di colpa.
Sono queste le trame delle cinque storie a fumetti di Udon Noodle Soup, il cui titolo nasce dal primo racconto.
Udon Noodle Soup nasce in lingua inglese, sebbene l’autrice sia cinese naturalizzata berlinese.
Se possiamo sfogliarlo nella sua splendida carta, se ne possiamo apprezzare le atmosfere un po’ malinconiche, un po’ ovattate, se possiamo goderne i colori che sembrano quasi profumare, dobbiamo ringraziare la casa editrice Atlantide Edizioni.
Quelle di Udon Noodle Soup sono cinque storie che partono dallo stesso schema e suonano una melodia (il tratto, il disegno, l’intenzione) che le accomuna tutte.
Ognuno dei racconti parte infatti da qualcosa di piccolo e quotidiano: un cibo, un oggetto, una piccolezza.
Un qualcosa che per una persona può diventare ricco di valore, oppure può non avere significato e solo con il tempo può rivelarsi in tutta la sua potenza.
I protagonisti di Udon Noodle Soup sono loro:
- La quotidianità dei piccoli gesti;
- Gli oggetti;
- L’amore, in tutte le sue sfumature
E poi c’è la nota malinconica che nasce da un altro grande protagonista di questi cinque racconti: il tempo.
Il tempo non è solo la quotidianità che scorre via.
In Udon Noodle Soup il tempo (quello ormai passato o quello che sta finendo) dona ai protagonisti una vista speciale che permette loro di riguardare certi oggetti comprendendo finalmente la loro portata di sentimenti.
L’amore infantile che cresce e non si scorda, l’amore di una madre verso la figlia (e di una figlia verso la madre), l’amore tra due innamorati che si lasciano, l’amore non pienamente corrisposto e quello che ha paura di mostrarsi.
Ecco perché sono combattuta tra i due sottotitoli, quello italiano e quello inglese, perché sono due facce della stessa medaglia.
Ho letto Udon Noodle Soup perché, come spesso mi succede, alcuni libri semplicemente mi capitano in mano accendendo la mia curiosità.
L’ho letto perché volevo l’apparente leggerezza delle storie narrate da voci orientali.
Vi ho già detto che uso i libri come metodi veloci di viaggio? Qui ve lo spiego.
L’ho letto perché amo le graphic novel.
Mi occupo di storie illustrate, e avendo imparato ad amare la creatività applicata alla narrazione amo esplorare le novità.
L’ho letto perché la ricerca che Atlantide Edizioni profonde nella costruzione del suo catalogo ripaga i lettori con dei veri gioiellini.
A chi consiglio Udon Noodle Soup?
A chi desidera le atmosfere orientali fatte di apparente semplicità, una semplicità che nasconde grande profondità di sentimento umano;
Per chi ha voglia di veder rappresentato in un disegno quell’amore, quella paura, quella vergogna che almeno una volta nella vita ha provato. Perché credetemi: queste cinque piccole storie d’amore le abbiamo vissute tutti.
Per chi ha amato Jimmy Liao: ok, lui è taiwanese e ha una cifra stilistica diversissima da Yani Hu. Eppure qualcosa, nella levità del racconto dei sentimenti, me lo ha ricordato.
Per chi sta vivendo oggi quell’amore.
Per chi lo sta vivendo e ha paura di perderlo.
Per chi lo ha vissuto e vuole ricordarselo.
Udon Noodle Soup, curiosamente all’estero è indicato per una fascia d’età 13-18 anni.
Mi associo nel consigliarlo agli insegnanti affinché lo propongano ai loro ragazzi, soprattutto per la capacità di raccontare qualcosa di intangibile attraverso parole e immagini.
Ma non pongo limiti di età: gli effetti del tempo e dell’amore sono universali.
Da gustare preferibilmente con una bella zuppa di udon, in compagnia ma anche da soli.
Giusto, è per tutte le età.