Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio

Leggere Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio è stato un po’ come scorgere la propria immagine riflessa.
Provi a muovere una mano, e il riflesso ti restituisce il movimento.

Leggere Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio è stato, per me, come trovare una solida certezza. Vergata nero su bianco.

L’ho letto la prima volta, appena uscito e acquistato.
Poi ho aspettato qualche giorno, e l’ho riletto, stavolta sottolineando i passaggi per me importanti.

Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio è un piccolo pamphlet edito da Rizzoli e scritto da Katherine Rundell, celebre autrice di libri.

Sì, di libri per ragazzi.

Questo sito, proprio questo che state leggendo, è nato da quello sforzo sovrumano che faccio ogni volta che cerco di far capire che i libri per ragazzi non sono solo per ragazzi.

Un lavoro che articolo su due binari, quello della narrativa e quello degli albi illustrati.

Il mio pubblico è difficilissimo da definire.

Quando parlo di libri per ragazzi cerco sempre di rivolgermi a un pubblico molto eterogeneo (a scapito della SEO, sigh!).

Mi rivolgo agli insegnanti e a tutti quegli adulti che lavorano con i ragazzi, siano essi a scuola o in situazioni di laboratorio.

Parlo a genitori, ovviamente.

So che molto di quello che scrivo serve anche a colleghi librai o a bibliotecari, perché tutti abbiano una specificità e leggere quella degli altri accresce il nostro bagaglio.

Cerco di dare spunti utili ad altri generi di formatori.

La mia più grande ambizione (e il successo che mi porto nel cuore quelle volte che ci riesco!) è di portare un adulto ignaro al lato oscuro. Quello dei libri per ragazzi.
Magari un professionista che vuole nutrire la sua mente, una persona appassionata di arte o di teatro, un individuo con un profilo apparentemente molto distante dal mondo dei libri per ragazzi.

E’ un lavoro difficilissimo, perché difficilissimo è abbattere i muri del sospetto e del pregiudizio che gli adulti hanno.

Troppi limiti, troppi preconcetti separano la mente adulta dal tesoro che potrebbe trovare nei libri per ragazzi.

Dice la Rundell in uno dei tanti passaggi che ho sottolineato:

Entrate in una libreria indipendente e andate dritti a prendervi i libri dai dorsi più vivaci e colorati.

Ora faccio un’ammissione: da piccola leggevo tanto, ma molti libri per ragazzi ritenuti “classici”, li ho scoperti tardi.
Ricordo però, che intorno ai 25 anni, spesso andavo nel reparto ragazzi delle librerie per gustarmi la bellezza delle copertine e scegliere storie solo per quel senso di fantasia e creatività che mi ispiravano.

A quanto pare, nella mia ignoranza di allora, era un criterio valido.
Ho letto Sophie sui tetti di Parigi proprio secondo questo criterio, qualche mese prima di iniziare a fare la libraia.

Katherine Rundell, autrice inglese che ho amato in particolare per Sophie sui tetti di Parigi e per L’esploratore (entrambi editi da Rizzoli), è riuscita a condensare in pochissime ed efficaci pagine tutto ciò che i librai per ragazzi sanno e per cui lottano ogni giorno.

Non posso aggiungere nulla di più a ciò che la Rundell dice.

Il lavoro che cerco di fare ogni giorno da un paio di anni con questo sito e con i consigli in libreria, si fa speculare alle sue parole.

Perché credo tantissimo, più volte l’ho scritto, che davanti ad un bel libro per ragazzi (narrativa o albo), un adulto possa mettere in gioco due sguardi: quello del bambino che è stato e quello dell’adulto che è diventato.

Con tutto il suo vissuto, il suo bagaglio fatto di esperienze, riferimenti culturali ed emotivi.

Leggi il mio articolo Perché leggere libri per ragazzi? I miei 7 motivi

E come dice Katherine Rundell a pagina 12 di Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio,

ci sono momenti nella vita in cui [leggere libri per ragazzi] potrebbe essere l’unica cosa da fare.

Mi limito a lasciarvi qui di seguito alcuni dei suoi pensieri, riportati nel libro.
E alla fine faccio un appello.

Se invece volete leggere qualcosa di più, di profondo e filosofico insieme, non perdete questo articolo scritto su Doppiozero da Giovanna Zoboli, che come sempre riesce ad andare “oltre”.
L’articolo di Doppiozero.

Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio e le sue massime salienti

  1. “La letteratura per ragazzi ha una lunga e nobile storia di scarsa considerazione”;
  2. “Quando scrivo, scrivo per due persone: la me di quando avevo dodici anni e la me di oggi, e il libro deve soddisfare desideri diversi ma intrecciati”;
  3. “Chi scrive per ragazzi cerca di armarli con tutta la verità possibile per la vita che verrà […] per ricordare loro che ci sono, e ci saranno sempre, alcune grandi e fondamentali verità alle quali possiamo tornare”;
  4. ” […] circola l’idea che dovremmo leggere in una sola direzione, perché leggere anche nell’altro senso sarebbe come regredire”;
  5. “Ci conviene tornare in tutta fretta ai libri per ragazzi per ricordarci che cosa ci rimane, quando abbiamo bisogno di ricominciare daccapo.”;
  6. “…ci aiuta a ritrovare quello che magari non sapevamo neanche di aver perso. La vita adulta è piena di cose dimenticate.”;
  7. “I libri per ragazzi dicono: il mondo è grande. Dicono: la speranza serve a qualcosa. Dicono: il coraggio conta, lo spirito conta, l’empatia conta, l’amore conta.”;
  8. “Rivolgetevi alla letteratura per ragazzi per vedere il mondo con il doppio degli occhi: i vostri e quelli del bambino che è in voi.”

Queste sono le frasi in cui mi riconosco e riconosco la passione di alcuni adulti che sono stati capaci di lasciarsi trasportare in questo straordinario mondo.
Bellissimo per ragazzi e ancora meglio per chi ragazzo non lo è più.

Ma tanti i sono i temi che affronta Katherine Rundell in Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio.

Ad esempio l’abitudine degli adulti di voler essere moralizzatori, o di voler utilizzare un linguaggio semplice a scapito di una ricchezza linguistica.
C’è una lunga riflessione sul patrimonio culturale rappresentato dalle fiabe (nate per essere trasmesse oralmente) e una sulla necessità di darsi meno “pose blasè di chi ha già visto tutto” e di ritrovare “uno stupore naïf”.
Katherine Rundell riflette approfonditamente sulla valenza civile e politica di alcuni libri per ragazzi, pensando e studiando bene anche il suo pubblico di riferimento.
C’è anche un interessante excursus storico sulla storia della letteratura per ragazzi, naturalmente in Inghilterra visto che la Rundell è inglese.

Ora faccio un appello.

Molti adulti, leggendo il titolo Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio, sbufferanno e passeranno oltre.
Solo chi sarà aperto e bendisposto alla scoperta si lascerà incuriosire.

Noi che sappiamo quale tesoro infinito si celi nelle pagine dei libri per ragazzi, non lasciamo che accada.
Regaliamo Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio il più possibile.
Diffondiamolo, lasciamo nei bookcrossing, facciamolo leggere a quell’amico che rappresenta la persona più lontana dal mondo dei libri per ragazzi.

Perché leggere libri per ragazzi “non è fuggire”.

“I libri per ragazzi non sono un posto in cui nascondersi, sono un posto in cui cercare”.

Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio,
Katherine Rundell (traduzione di Stefania Di Mella)
Rizzoli

 

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