Stamattina ho fatto una cosa che quasi tutti hanno fatto in questa quarantena coronavirus: una diretta instagram.
Una diretta instagram condivisa!
Stamattina sono stata ospite sul profilo del book blogger Filippo Taddia, su instagram noto come leggoecammino.
In questo periodo stralunato, Filippo ogni mattina ospita in diretta persone dalle più diverse provenienze, per fare una chiacchiera e per condividere delle notizie belle o utili.
Infatti la sua “rubrica” si chiama Buone Nuove.
E così stamani, tra le sue Buone Nuove ci sono stata io, con i miei amati albi illustrati e con tutti i miei consigli per chi ha voluto approfittare della presenza in diretta della libraia.
Che cosa ho consigliato a Buone Nuove?
Mi sono preparata tre albi illustrati, da leggere, da raccontare, da mostrare.
E da abbinare ad attività da fare a casa proprio in questi giorni.
L’idea che Filippo porta avanti con Buone Nuove è soprattutto quella di lasciare “qualcosa” a chi segue le dirette, come un’idea o un’ispirazione da provare in questi momenti di vuoto.
Oppure proprio un’attività da fare in casa, meglio se coinvolgendo i bambini.
Idea che condivido appieno, soprattutto perché credo che l’albo illustrato porti con sé uno strascico di idee e stimoli.
Gli albi illustrati che ho scelto possono essere letti, esplorati, studiati e infine usati per stimolare delle idee da realizzare con iò che si ha.
In questo caso vi serviranno davvero pochi materiali e tanta fantasia e spirito di osservazione.
Il Museo delle mie cose, Emma Lewis, Clichy
E’ un albo di cui ho parlato spesso.
Mi piace perché pone sullo stesso piano il Museo inteso come raccolta di manufatti che raccontano una storia e lo spazio in cui viviamo che diventa il Museo di noi stessi.
Il museo delle mie cose diventa l’occasione per pensare al racconto di noi stessi attraverso gli oggetti e gli spazi che abitiamo.
La potenza evocativa degli oggetti dipende dai ricordi a cui sono associati, ma naturalmente anche dai capricci della nostra fantasia e della nostra memoria.
Il romanzo per adulti Il Museo dell’Innocenza di Orhan Pamuk ha creato uno snodo centrale sul concetto di “raccolta di oggetti che narrano di una persona”.
Quello che vi propongo è sì un’attività piacevole e divertente da fare con i bambini in giorni di clausura.
Ma è anche un’attività trasversale e che trascende le età.
Nell’albo illustrato la protagonista gira per tanti musei diversi: Museo di Arte Antica, il Museo di Storia Naturale, il Museo Giardino, il Museo di Astronomia, il Museo di Arte contemporanea.
Luoghi dove oggetti, manufatti di vita quotidiana, strumenti di esplorazione e prodotti di intelletto raccontano la storia dell’uomo e del suo passaggio sulla terra.
Ma la bambina si sente davvero in un solo museo, che conosce benissimo, ed è il suo preferito: il museo delle sue cose.
Cioè la sua cameretta.
Le ultime pagine dell’albo sono proprio dedicate a ispirare delle attività:
Disegna un’opera che metteresti nella tua collezione, inventa una tua collezione privata, quale museo vorresti visitare, ecc.
L’attività da fare in casa che vi propongo, è quella di accompagnare il bambino a guardare la sua cameretta con gli occhi di un collezionista o, perché no, di un allestitore museale.
Come può essere organizzato il percorso?
Bisogna pensare a un giro chiaro e ordinato, e così dovrete per forza fare un po’ di ordine (100 punti a Grifondoro! Le pulizie diventano un gioco).
Quali sono i giochi più importanti? Quella può diventare la collezione principale.
E qual è il gioco, o l’oggetto che racconta davvero del bambino, della persona, che lo possiede?
Mentre vostro figlio o nipote si diverte a organizzare un museo in camera sua, voi potete lo stesso lavoro pensando agli oggetti che vi seguono da case molto lontane.
Se gli oggetti potessero parlare, cosa direbbero?
Se non volete raccontare la vostra storia, andate a leggerne una bellissima che parla proprio della storia di una famiglia attraverso i preziosi manufatti che hanno collezionato: Un’eredità di avorio e ambra,De Waal, Bollati e Boringhieri.
Un’altra attività fare in casa con Il museo delle mie cose me la ispira la doppia pagina che mostra la mappa della città.
Lo stile illustrativo di questo albo mescola il disegno al collage.
Potete quindi creare una mappa della vostra città e, con ritagli di giornale, completarla co, ciò che la fantasia vi stimola.
Può essere davvero la vostra città, e quindi potete segnare i posti che avete visitato.
Oppure può essere una città ideale.
Perché c’è un po’ di Calvino in ognuno di noi.
L’ultima attività che mi suggerisce questo albo, è la visita dei musei.
Fattibilissima, se la organizzate online.
Tra le tante risorse messe a disposizione durante il lockdown, la visita virtuale dei principali musei italiani e mondiali è stata una gran trovata.
Qui un elenco.
Un piccolo mondo, Loricangi, Cristina Storti Bajani, Fulmino Edizioni
Di questo albo ho già ampiamente parlato, sia con un post, sia con un video.
Perché si presta alla perfezione per ispirare attività da fare in casa?
Perché l’albo, che spinge a guardare le bottiglie non come oggetti vuoti, ma come contentori di mondi abitati dalla fantasia, suggerisce alla fine di disegnare una sagoma di bottiglia e poi creare al suo interno il proprio piccolo mondo.
Una bottiglia la sapete disegnare tutti, suvvia.
Poi potete usare ciò che volete per il piccolo mondo: il disegno, il collage, incollare oggetti e materiali diversi.
Potete anche farla diventare tridimensionale: invece di una bottiglia disegnata, prendete un bel barattolo e riempitelo con altri disegni, con altri oggetti.
Trasformartelo in un mondo.
Gentile, AA.VV, Emme Edizioni
Sì, anche questa è un’attività da fare in casa.
No, non vi servono materiali particolari. Magari un barattolo, anche qui.
Sì, potete mettere in pratica questa attività anche dopo la quarantena.
Gentile è un albo illustrato curato da Alex Schaeffler, l’illustratore del Gruffalò, e che raccoglie 38 illustratori che raccontano cosa sia la gentilezza.
Innanzitutto, per chi come me è un nerd dell’illustrazione, sarà bellissimo riconoscere dai tratti la mano dei diversi illustratori.
E poi la gentilezza è espressa davvero attraverso illustrazioni che raccontano di piccoli gesti: un sorriso, un abbraccio, ascoltare chi è abbattuto, far passare qualcuno davanti a noi se siamo in fila, raccogliere qualcosa che è caduto, e così via.
Tutte cose che potete cominciare a fare adesso, in casa.
Sia che siate bambini, sia che siate adulti.
C’è bisogno di gentilezza!
Perché il barattolo?
Per motivare i più piccoli servirà magari un piccolo incentivo, che può diventare un gioco: come suggerito dall’illustrazione di Melissa Castrillon, potete realizzare il barattolo della gentilezza.
Prendere un barattolo e per ogni gesto genitle riempitelo: con un pezzo di carta colorato, con una biglia, un mattoncino di lego o…magari con un cioccolatino! Così poi sarà ancora più dolce prendere consapevolezza della gentilezza operata.
La mia esperienza in diretta su Buone Nuove è stata arricchita anche da chi ha voluto fare domande alla libraia: cosa regalo a un bambino che deve iniziare a leggere? Quali bei libri sui dinosauri consigli?
Sono chiusa in casa, ma parlare di libri allo schermo del mio smartphone oggi è stato bellissimo: c’erano delle persone dall’altra parte e il lavoro di libraia non potrebbe esistere senza le persone.