Un post che parli su come scegliere i primi libri per bambini risponde a una richiesta che sento sempre in libreria.
I neogenitori spesso non sanno da che parte iniziare per scegliere i primi libri.
Alcune cose le ho già ripetute in questo post dedicato ai regali da fare quando nasce un bambino, ma stavolta parto dall’inizio…
Come sempre, un paio di istruzioni per l’uso prima di cominciare.
- La lista di consigli non è esaustiva, ma è indicativa per iniziare a muovere i primi passi se siete alle prime armi. Con i libri e con i bambini.
- Il modo migliore per prendere dimestichezza è andare in libreria e cominciare a curiosare, comprare magari tre o quattro libretti, e iniziare a conoscere.
- Tenete conto che fino ai 2 anni e mezzo/tre anni la gran parte dei bambini maneggia meglio i libri cartonati e che la soglia di attenzione verso le storie più lunghe si sviluppa verso i tre anni (poi tutto è soggettivo a seconda dei bambini)
- Un altro buon modo per avvicinarsi al mondo dei libri per bambini è il progetto Nati per leggere, trovate informazioni in tutte le biblioteche.
- Consiglio anche, per chi ha già una certa dimestichezza con i libri e la letteratura, ma meno con l’editoria per bambini, il saggio di Francesca Romana Grasso Primi libri per leggere il mondo. Francesca è una pedagogista e il suo sguardo non è attento solo ai libri ma allo sviluppo motorio e cognitivo dei bambini.
Come scegliere i primi libri per bambini
Quando arrivano in libreria dei genitori che intendono iniziare una prima biblioteca 0-2 anni mostro loro le seguenti tipologie di libro.
Libri di stoffa e libri del bagnetto
I Libri tattili
Libri sonori
Il bianco e nero
Libri fotografici
Filastrocche e libri in rima
Prime storie legate alla quotidianità
Libri con primissime parole
Vediamoli categoria per categoria così da sapere da dove cominciare per scegliere i primi libri per bambini.
Libri di stoffa e libri del bagnetto
Quando si cominciano a scegliere i primi libri per bambini si parte dal minimo sindacale, e quindi dai primissimi libri che i bambini possono “maneggiare”.
Considerando naturalmente che, nei primissimi mesi di vita, i bambini non hanno ancora quella motricità per tenere in mano un libro vero e proprio.
I libri di stoffa e i libri del bagnetto, formalmente, coprono la fascia di età 0-6 mesi anche se i libri del bagnetto piacciono anche dopo.
E alcuni libri di stoffa arrivano a sostituire i dudù.
I libri di stoffa che in assoluto preferisco sono quelli di EL edizioni.
Sono i più costosetti (€16.90) ma sono anche quelli con più stimoli: ogni pagina di stoffa ha infatti un inserto tattile o sensoriale che stimola il bambino. Un sonaglio, il rumore della carta che scrocchia, nastri, specchietti.
La scelta è vastissima, Gallucci ad esempio ha delle ottime alternative. Anche sui libri del bagnetto c’è l’imbarazzo della scelta.
Consiglio spesso quelli di Ippocampo in bianco e nero che si colorano a contatto con l’acqua.
Il bello di questi ultimi è che possono essere riutilizzati anche in futuro, quando con acqua e pennello si può insegnare ai bambini a colorare.
Per i nerd della letteratura invece Gallucci ha realizzato Moby Dick e l’Ulisse di Joyce in versione libro bagnetto.
Io lo regalerei anche come scherzo a chi proprio non riesce a digerirsi i mattoni originali…
Rientra in questa categoria un tipo di libro, edito da Gallucci, che non è né di stoffa né per il bagnetto, ma adatto quando iniziano a spuntare i dentini: si tratta di un libretto piccolo, in cartonato, ma con i bordi in gomma da mordere e con il sonaglietto.
Libri tattili
I libri tattili sono quei libri che hanno inserti in stoffa o in altri materiali, spesso strutturati come libri di prime parole o con storielle brevissime in cui si imparano a riconoscere le differenti sensazioni tattili.
Ogni libreria ha uno scaffale di libri tattili dove sbizzarrirsi a scegliere i primi libri per bambini.
Spesso consiglio i tattili di Usborne della serie “Dov’è il mio…”
Ad esempio in “Dov’è il mio asinello?” ci sono parti lucide, lisce, ruvide, dure, morbide…
Tra gli altri tattili ci sono quelli un po’ più complessi di Panini Editore, adatti anche verso l’anno e mezzo, dove alle parti tattili si affiancano informazioni più specifiche sugli animali.
I migliori sono secondo me i tattili dell’illustratore Xavier Deneux che ha fatto anche una serie di fiabe intagliate e cartonate edite da La Margherita. Qui un piccolo estratto da Il brutto anatroccolo.
Ci sono poi i libri tattili chiamati anche “Scorri con un dito” dove le pagine si animano proprio scorrendo con le dita alcuni elementi.
Ce ne sono pubblicati da Edizioni del Borgo, da Gallucci e da La coccinella.
Ancora, nei tattili farei rientrare un’altra tipologia di libro dove al cartonato sono applicate parti in stoffa da animare con le dita.
Perfetti anche dall’anno in su, quando i bambini adorano afferrare.
Due esempi sono gli Sbucaditino di Abracadabra o la serie Abbracciami di Gallucci.
Ci sono poi i libri con le alette in stoffa e feltro pubblicati da Ape Junior.
Libri sonori
Gallucci ha una collana dedicata alla musica classica e ai compositori. Da qualche mese ha inaugurato una serie cantata con alcune delle più famose canzoni per bambini.
I primi due titoli sono I due liocorni e Whiskey il ragnetto (si schiacciano e cantano l’intera canzone).
Usborne invece ha una collana dove oltre ai suoni ci sono piccole alette ed elementi tattili, la collana si chiama proprio Libri tattili e sonori.
Anche nel settore dei sonori c’è però grande scelta, basta avere curiosità.
Inserisco qui un altro tipo di libro, non sonoro in senso stretto, ma che stimola comunque il senso dell’udito.
Si tratta di libri come L’Uccellino fa o Lupo in versi dove l’adulto che leggere al bambino fa i versi, imitato dal bambino.
Un gioco che piace sempre.
Libri in bianco e nero
I libri in bianco e nero, come quelli fotografici, sono spesso prediletti perché, almeno nei primi sei mesi di vita, i bambini non hanno la vista totalmente sviluppata.
I libri in bianco e nero, per via del loro forte contrasto, sono un ottimo stimolo e allenamento per la vista.
Proprio di recentissima ripubblicazione è il libro Bianco e nero di Tana Hoban di Editoriale Scienza.
Altri libri in bianco e nero sono pubblicati da San Paolo (Apro gli occhi e scopro) e da Tourbillon (Animali della fattoria di Xavier Deneux).
Molto interessante è l’articolo scritto sul blog di Scaffale Basso che potete leggere qui.
Libri fotografici
Così come per il bianco e nero, tanti studi hanno mostrato come la fotografia sia da prediligere rispetto all’illustrazione.
Tana Hoban è stata un’autorità anche in questo senso ma i suoi libri fotografici in italiano non sono disponibili.
Ci sono però tante alternative.
Uno dei must have che di solito lascia interdetti i genitori è il libro con le fotografie in primo piano dei bambini e le loro espressioni.
I due titoli di riferimento sono Facciamo le facce di Gribaudo e Guarda che faccia! di Giunti.
Gli adulti rimangono interdetti perché non sono il tipo di libri che si immaginano, ma i bambini riconoscono bambini come loro e davanti a questi due librini impazziscono.
Tra i libri fotografici segnalo anche la collana di Fabbri de I fotolibri.
Anche Gribaudo ha realizzato dei libri fotografici e con elementi tattili ma esistono diverse alternative, anche se il settore è abbastanza ridotto a pochi titoli.
Se si vuole andare sul fotolibro d’autore, ce n’è anche uno di Munari molto amato…
Questa prima parte dedicata a come scegliere i primi libri per bambini si è focalizzata principalmente sui libri che hanno uno stimolo: visivo, tattile, sonoro.
Va da sè che i libri, tutti i libri, hanno per loro stessa natura la possibilità di stimolo più importante: quello uditivo.
Una storia letta ad alta voce sarà sempre la possibilità di un legame che si rinsalda tra chi legge e chi ascolta.
Potenzialmente tutti i libri possono essere letti ai bambini, ma in questa seconda part darò spazio a rime, filastrocche e prime storie adatte per a costituire una prima biblioteca 0-2 anni.
Filastrocche e libri in rima
La musicalità della filastrocca è parola presa dalla poesia.
La rima, soprattutto se ripetuta, stimola il linguaggio.
Ecco perché, se tutto può essere letto ai bambini, è meglio leggere qualcosa il cui suono accarezzi e accompagni.
In questo senso consiglio spesso Mammalingua, che ha come sottotitolo proprio “21 filastrocche per neonati e per la voce delle mamme“.
Per chi ama sperimentare consiglio Tarari Tararera, dove suoni buffi e privi di significato hanno la medesima metrica delle favole.
Effetto assicurato!
Cikibom è un ottimo avviamento all’ascolto, anche musicale.
Attenzione: Mammalingua, Tararitararera e Cikibom non sono cartonati!
Tra i libri in rima o con elementi musicali che non possono mancare ci sono i libri della coppia Donaldson/Schaeffler (Gruffalò, Bastoncino) e A caccia dell’orso di M. Rosen dove alla parte narrata lirica si accompagnano suoni onomatopeici.
In quest’ultimo caso la storia è lunga, ma l’utilizzo della rima rende la narrazione incalzante e mantiene viva l’attenzione.
Questi sono solo alcuni di quelli che mi vengono in mente per primi!
La scelta è ampia!
Prime storie legate alla quotidianità
Man mano che i bambini crescono sono in grado di mantenere più viva l’attenzione.
In questo caso si può cominciare a proporre loro delle storie che attivino il riconoscimento, che trattino quindi scene di vita quotidiana.
Di solito, tra le tante storie disponibili, mi piace suggerire questi:
La serie di Carletto di Rotraut Susanne Berner della Gribaudo, dove Carletto e la sua mamma vivono situazioni di vita quotidiana.
Sempre legata alla quotidianità c’è la serie di Erickson di Linne Bie con protagonisti Leon e Rosalie.
La serie illustrata da Helen Oxenbury (la stessa illustratrice di A caccia dell’orso). Ne esistono due, una edita da Mondadori che ha poche parole e brevissime frasi, e una edita da Camelozampa dove il racconto è puramente visuale.
Cosa dice il piccolo coccodrillo? di Babalibri è tenerissimo e ricalca un po’ il momento dei capricci quando è ora di uscire di casa.
Dal resto l’editore Babalibri è il capofila nella fascia 0-5 anni.
Anche l’editore Terre di Mezzo ha avviato una bella collana di libri cartonati con storie semplici e divertenti.
Io apprezzo molto la serie di Coniglietto.
Ci sono poi storie che, anche se non riflettono la quotidianità, presentano un tipo di narrazione con uno schema a ripetizione che risulta semplice e intrigante da seguire.
Un libro che amo consigliare perché è cavallo tra le prime storie, la musicalità della parole e la prossima sezione, quelle delle prime parole, è Davanti alla mia casa c’è.
Un libro cartonato dell’autrice Marianne Dubuc dove c’è un’incedere costante verso la configurazione di un paesaggio.
Un paesaggio che parte dalla dimensione domestica e che alla dimensione domestica ritorna dopo un volo di fantasia in cui si nomina il mondo.
Un piccolo capolavoro non abbastanza conosciuto.
Un altro libro immancabile nella biblioteca 0-2 anni (e anche dopo!) è sicuramente Il piccolissimo bruco mai sazio. Attenzione: Il piccolissimo bruco mai sazio è l’edizione piccola e cartonata, mentre Il piccolo bruco mai sazio è l’edizione albo illustrato.
Libri con primissime parole
Esiste poi una sezione non catalogabile solo come 0-2 anni, ma dalla quale alcuni genitori amano attingere.
E’ la sezione dove si trovano i libri con le prime parole, con i primi numeri, con i nomi dei colori o degli animali.
Si chiama sezione Cresco e imparo e anche qui c’è da perdersi.
Come sottocategoria di questa sezione c’è anche una sezione di primi libri per bambini che trattano temi apparentemente “alti”: botanica, ingegneria, storia dell’arte…
Ne ho lungamente parlato qui, quando ho raccontato dei libri toddler.