Ciò che mi piace dei libri belli indipendentemente dal loro pubblico di destinazione, è quando si possono sposare con tematiche ampie.
Il titolo di questo post è fuorviante perché più che parlare di libri sull’identità, vi presento due libri bellissimi che possono ascriversi all’identità.
Due libri che portano a guardarsi in prospettiva, osservandosi da dentro, da fuori, a frammenti e per intero.
I due libri sull’identità sono due letture molto diverse per destinazione e per modalità narrativa,
E domani? di Olivier de Solminihac e Junko Nakamura è considerato una prima lettura: una lettura di un passo successiva ai libri scritti in stampatello maiuscolo, adatto cioè ad una fascia 6/7 anni.
Pssst! I pensieri segreti di Viola di Annette Herzog e Katrine Clante è una sorta di graohic novel indicata dagli 11 anni.
Due libri sull’identità solo apparentemente per bambini…
E domani? di Olivier de Solminihac e Junko Nakamura, babalibri
In E domani? il protagonista è Lucas, un lupetto arrivato al suo ottavo compleanno: come tutti gli anni si fa una festa, si mangia la torta, si aprono i regali.
E come tutti gli anni il papà di Lucas gli scatta una fotografia che appende accanto alle fotografie dei compleanni passati.
Lucas guarda tutte le foto e si rende conto di quanto sia cambiato.
Vedere il cambiamento con un solo colpo d’occhio attraverso la fotografia manda in crisi Lucas.
Lo sguardo su di sé, offerto da una contingenza esterna (la fotografia), dà il via ad un’esplorazione.
Si tratta chiaramente di una esplorazione di sé che assume i tratti del tipico viaggio dell’eroe, della quete quasi epica.
“Ma allora”, si domanda Lucas, “io chi sono?”.
Guarda lo spazio vuoto sulla bacheca e si chiede: ” E domani, che cosa mi aspetta? Come sarà il mio futuro?”
In Lucas iniziano le domande, che sono sempre un ottimo modo per iniziare un viaggio o un’esplorazione.
Certo, dipende dalle domande, perché la domanda “sbagliata” può avviare una conversazione interiore fuorviante.
Leggi anche I libri dei perché e perché è sempre l’età giusta.
Certe domande sono come un vaso pieno di fiori, ingombrante, pesante e delicato, da appoggiare con attenzione, non in un posto qualsiasi e non come viene.
Lucas inizia a domandarsi chi è, chi sarà domani, quale sarà il suo futuro.
Inizia a domandarlo ai suoi genitori, ma la risposta non lo convince.
Il fatto è che per sapere quale sia la nostra identità, non c’è modo di avere una risposta certa, nemmeno cercandola dagli altri.
Anche se da qualche parte bisogna pur cominciare.
Lucas esce per una passeggiata e per lui il viaggio metaforico diventa un viaggio fisico, che lo porta lontano da casa e che lo porta a sprofondare nella più buia paura.
Prima incontra l’Agnello Astrologo, che cerca le risposte nelle stelle e nei segni zodiacali:
sei dei pesci. e io li conosco bene i pesci. sei leale, generoso e sensibile ma anche riservato, timido, forse pure un po’ orgoglioso.
a volte ti senti triste e perdi la fiducia i te stesso. eccone la prova: ti stai ponendo delle domande su di te. I tuoi colori preferiti sono il verde e il blu. mercoledì è il tuo giorno fortunato. il tuo numero portafortuna è il nove.
sei nato così, e così rimarrai tutta la vita.
E’ una risposta ma non è l’unica.
Sono cose vere quelle dette dall’Agnello Astrologo, perché Lucas ama il verde e il blu, ma è anche vero che il suo colore preferito cambia ogni anno…
Dopo incontra la Volpe Sociologa che lo confonde con numeri e statistiche. Lucas scappa via, si ritrova nel buio del bosco.
Questo è il punto del viaggio più buio per Lucas: non ha avuto risposte, la sua ansia da sapere chi è aumenta, la notte cala e nel fitto del bosco trova le Civette Pessimiste per le quali il futuro è morto.
Lucas scappa spaventato e stremato, cade in un sonno profondo.
Come in tutti i viaggi dell’eroe (quotidiano), all’ora più buia segue sempre un’alba. Lucas viene svegliato dalla Talpa Mattutina.
Le racconta le sue domande, i suoi dubbi, gli incontri che ha fatto.
E curiosamente è proprio l’animale più cieco di tutti ad avere la visione più luminosa.
La Talpa Mattutina consiglia a Lucas di ascoltare quello che gli altri hanno da dire, ma senza considerarli dei profeti.
L’imprevedibile è tale e non si può conoscere.
Non tutto è stato deciso.
“No, e meno male” dice la talpa.
“Esistono ancora un bel po’ di pagine bianche da scrivere. Guarda!”
La talpa indica a Lucas un campo innevato che si estende a perdita d’occhio davanti a loro.
In effetti è proprio tutto bianco.
E domani? è un libro apparentemente semplice, solo a una prima lettura superficiale lo si può ascrivere a una…prima lettura.
Sì, è adatto a una fascia di età tra i 6 e gli 8 anni per la semplicità dell’azione e del linguaggio, ma la sua portata metaforica lo rende un librino che regalerei praticamente a tutte le persone che incontro.
E domani? assomiglia a quei libri in cui si esplora e si comprende, si viaggia e si collezionano panorami ampi: libri allegorici come Il piccolo principe o come Il gabbiano Jonathan Livingstone, per citare due mostri sacri.
Pssst! I pensieri segreti di Viola di Annette Herzog e Katrine Clante, SINNOS
Ho già amato la precedente graphic novel di Annette Herzog, un’altra esplorazione sull’identità, declinata più sui sentimenti e sulla relazione con l’altro.
Ne ho parlato qui: D’amore e d’altre tempeste.
In questa graphic novel la relazione messa sotto la poetica lente di ingrandimento fatta di post it, frasi scritte a mano, a macchina, fotografie, collage e fumetti è quella con sé stessi.
Viola continua a guardare e guardarsi, a domandare e a rispondersi cambiando continuamente punto di vista.
I pensieri segreti di Viola sono quelli che girano intorno alla propria identità.
Chi sono stata? E chi sono? Chi voglio diventare?
Domande come queste hanno mosso viaggi come quello fatto da Siddharta nell’omonimo libro di Herman Hesse o come quello di Santiago in L’Alchimista, due testi che in adolescenza (e non solo) trovo siano capitali.
Come libri in generale e come libri sull’identità.
I pensieri segreti di Viola è una graphic novel destinata a un pubblico di 11 anni ma solo per queste domande che apre, non sarebbe forse adatta a tutti?
L’identità è qualcosa che cambia, continuamente.
Negli anni, nei grandi momenti di crisi, davanti alle scelte ci modelliamo, ci comprendiamo, mettiamo insieme i nostri pezzi.
L’identità dapprima si forma, poi evolve, si adatta, si demolisce, si ricostruisce.
Strutturato in dodici capitoli, seguiamo Viola che riflette su quanto le arriva e osserva dall’esterno: il nonno che non c’è più, il tempo, la natura, la nonna, la quotidianità a scuola.
E da questi stimoli esterni riflette sul sé: come risponde, dove si trova, qual è la sua storia, chi è davvero?
A qualsiasi e è fondamentale fermarsi e riflettere adottando più sguardi possibili per ritrovare unitarietà.
Per Viola, che è un adolescente, questo è un percorso erto di sfide perché la sua identità è in formazione.
Quando andavo alle elementari, quelli di prima media mi sembravano quasi adulti. Ora che alle medie ci vado io, non mi sento adulta per niente. Prima non vedevo l’ora di diventare grande per contare qualcosa.
Adesso sono solo confusa.
Chi, come, cosa sono?
Sembra che tutti abbiano le idee più chiare di me.
Viola raccoglie le sue impressioni, mostra attraverso i disegni la sua confusione e l’immagine frammentata di sé che il mondo le dà e che spetta solo a lei metterne insieme i pezzi.
E così, un po’ come Lucas, si ritrova a gettare un sguardo su passato, presente e futuro: chi sono stata, chi sono, chi non voglio diventare.
Viola è un’adolescente, vive un momento fondamentale di chiusura in sé per sbocciare al mondo, di conseguenza per lei il tempo presente è importantissimo, mentre sul futuro esercita un’unica certezza: chi non vuole essere.
I pensieri segreti di Viola è così: un diario fatto di riflessioni, di ricordi, di paure e d intenzioni, di disegni e di scarabocchi, di post it e lettere che mostrano il mosaico unico che può essere l’identità di un adolescente che sta prendendo consapevolezza di sé.
I libri sull’identità: qualche spunto
E domani? e I pensieri segreti di Viola sono libri nati e pensati per pubblici di riferimento differenti: 6/8 anni il primo, dagli 11 anni i secondo.
A me piace porre su uno scaffale ideale libri diversi accomunati da un unico accordo, in questo caso che parla di identità e che può farlo in contesti diversi per diverse intenzioni:
- L’identità intesa come l’insieme dei valori che contraddistinguono la persona, sia essa bambina, adolescente, adulta, adulta in fase di cambiamento
- L’autobiografia, perché per raccontare sè stessi si pongono sullo stesso piano strade che si tripartiscono: lo sguardo (interiore-idealizzato-reale), la storia (passato-presente-futuro), le intenzioni (chi sono-chi voglio essere-chi non voglio essere), le relazioni (io in rapporto a me stesso-io con gli altri-io con la famiglia).
- Il tempo: argomento che si tocca già all’interno dell’autobiografia, ma che può essere strutturato sulla nostra percezione del cambiamento in base allo scorrere del tempo e a cosa questo provoca (curiosità, ansia, indifferenza).
E domani? e I pensieri segreti di Viola sono due esempi di libri sull’identità che possono essere trasversali.
Come tematiche, come percorsi, come pubblico, come contesto di riferimento.
Possono far parte di un percorso composto da libri per ragazzi (mi vengono in mente i percorsi sull’autobiografia proposti già in questo sito o libri in forma diaristica) o da narrativa per adulti che devono cambiare prospettiva su di sé.
Si possono accompagnare ad albi illustrati dal significato profondamente trasversale per età che tocca il dialogo interiore, la narrazione di sé, l’osservazione del sé.
E si possono accompagnare a graphic novel, saggi di life design sino a toccare le forme diaristiche.
Vuoi creare un percorso di libri sull’identità a scuola, per un gruppo di lettura, di crescita personale o di creatività attraverso l’albo illustrato?
E domani? di Olivier de Solminihac e Junko Nakamura
tradotto da Daniele Petruccioli,
Babalibri
Pssst! I pensieri segreti di Viola di Annette Herzog e Katrine Clante
tradotto da Claudia Valeria Letizia e Elena Valvo
Sinnos