Parlare di allenare la creatività potrebbe essere un argomento lunghissimo.
E infatti è un tema che affronto spesso nei miei percorsi e nelle consulenze, perché procede per suggestioni, tappe, panorami sempre differenti a seconda di chi è il viaggiatore.
In questo post non vi insegnerò ad allenare la creatività.
Mostrerò come gli albi illustrati possano essere un ottimo strumento per Stimolare lo sguardo, aprire la mente…e anche allenare la creatività.
A titolo esemplificativo costruisco un piccolo percorso che potrà essere di ispirazione a diverse personalità:
- Agli insegnanti, che possono trare ispirazione per le loro lezioni, per le letture e le esercitazioni.
- Ai ragazzi con cui molti di voi lavorano e si interfacciano.
Costretti spesso alla solitudine, alla scarsa stimolazione, alla didattica a distanza, non si può ridurre l’insegnamento a nozionismo.
Va stimolata la loro capacità di pensare, di visualizzare, di trasformare il pensiero in realtà. - Ai professionisti della crescita personale.
Parlo di coach, di consulenti che hanno sempre bisogno di stimoli che a loro volta siano da stimolo per le persone a cui stanno insegnando nuove capacità di visualizzare. - E per i professionisti in generale.
Voi pensate che solo le categorie summenzionate siano aperte allo sguardo degli albi illustrati.
Vi stupirà sapere che tra i miei clienti ci sono persone che si occupano di corsi aziendali o artigiani di prodotti molto diversi tra loro.
Tutti accomunati dal bisogno di vedere. Vedere per ispirarsi e creare.
Che cos’è la creatività?
Una cosa che ho imparato conoscendo persone e leggendo tanto è che spesso la creatività viene accostata all’arte.
Ed è vero che gli artisti sono tremendamente creativi, però non si può ricondurre la creatività all’arte.
Per lo meno non all’arte figurativa.
Se invece intendiamo l’arte come capacità di fare, costruire, creare allora sì.
Un ingegnere ad esempio, o un inventore in ambito meccanico, possono essere tremendamente creativi pur non sapendo dipingere nemmeno una parete.
Se dovessi trovare una definizione personale di creatività, sarebbe questa:
creatività è saper osservare il mondo e combinarne gli elementi in maniera inaspettata.
Ad esempio traslando elementi da un ambito ad un altro completamente diverso: la combinazione dà vita a un risultato nuovo, creativo.
E poi mi sono imbattuta in La pratica di Seth Godin, il cui sottotitolo è L’attività creativa è una scelta quotidiana, dando proprio dimostrazione come creare sia sinonimo di fare.
E lui, utilizzando una spiegazione molto più diretta della mia, dice che la creatività è la capacità di risolvere i problemi, e in particolare:
è il risultato del desiderio – il desiderio di trovare una nuova verità, risolvere un vecchio problema o mettersi al servizio di qualcun altro.
La creatività è una scelta, non un fulmine che piomba giù da qualche altra parte.
Si può essere naturalmente creativi, incentivati dall’educazione, dal contesto, dagli stimoli, ma ci si può anche allenare.
In questo post vi mostrerò libri molto diversi tra loro, alcuni sono albi illustrati, alcuni sono saggi di marketing, ci sono giochi, ma anche strumenti insoliti o libri che normalmente si trovano nella sezione 0-3 anni.
Accostamenti audaci?
Sì.
La creatività è audace.
L’ispirazione, le nuove visioni, i cambi di prospettiva, non si trovano là dove guardate sempre.
Guardare altrove con occhio audace, ecco come allenare la creatività!
Ora partiamo in questo viaggio tra creatività e immaginazione dove i libri verranno proposti in ordine sparso.
L’ordine più utile per voi potete trovarlo in base alla vostra sensibilità.
Che idea!, Nord-SuD
Spesso si pensa che creatività sia avere continuamente nuove idee.
Sì, le idee sono una parte importante del fare e del risolvere i problemi, anche se non sono tutto.
Ci sono due albi illustrati in particolare che, in maniera molto diversa l’uno dall’altro, cercano di descrivere cosa significhi avere un’idea, come ci si sente, cosa si deve fare.
Pura metacognizione, parola e concetto bellissimi che mi ha insegnato Serena Neri.
In Che Idea! l’idea è rappresentata come un uovo: un oggetto misterioso e fragile spuntato dal nulla e di cui bisogna prendersi cura.
Non sappiamo cosa diventerà, cosa dobbiamo farne, però bisogna prestargli attenzione.
E l’uovo cresce, diventa sempre più ingombrante, magari rendendoci anche ridicoli agli occhi degli altri.
Con passo resiliente, il protagonista porta con sé il suo uovo, sempre più grande.
A tratti si sente stanco, frustrato e vorrebbe mollare tutto perché è troppo faticoso.
E poi l’idea si schiude, il mondo si colora e tutto acquista senso.
Lo associo anche a Un’idea di Tullet che affronta più o meno lo stesso argomento abbandonando il figurativo di Yamada per lo stile astratto che lo ha reso famoso. Tullet si concentra di più sul provare e riprovare e sul pizzicore, sulle sensazioni che la consapevolezza di avere un’idea portano con sé
Disegna, Hervé Tullet, Panini
Di Tullet però vi presento Disegna.
Non è un libro, ma un gioco dove manca la competizione e lascia posto alla sperimentazione.
Formalmente si consiglia questo gioco a partire dai 3/4 anni, ma la cosa bella è che conquista gli adulti che ritrovano nelle sue dinamiche libertà, divertimento, creatività intesa come la possibilità di andare oltre.
Essenzialmente ci sono due mazzi di carte: una carta ti dice cosa disegnare, l’altra carta come disegnarlo.
Ad esempio: disegna una scala in modo strano, disegna un elefante impiegandoci dieci secondi e così via.
Sono proprio questi inattese combinazioni, dettate dal caso e unite dal disegno, che aprono gli orizzonti mettendosi…in gioco!
E ovviamente allenando la creatività.
La via del disegno brutto, A.Bonaccorsi, Terre di mezzo
Uno dei testi capisaldi per aiutare ad allenare la creatività è il saggio di Julia Cameron La via dell’artista che, tra i vari consigli per smettere di limitarsi e dare spazio al proprio potenziale, invita a scrivere di getto le pagine del mattino.
Pagine di diario scritte senza freni, senza ricerca di senso o di bellezza perché il loro scopo è quello di liberare il flusso privo da condizionamenti.
Una variante sul tema è quella del disegno.
Disegnare è portare a spasso una linea, diceva Paul Klee e il buon Harold ce lo ha dimostrato.
Di La via del disegno brutto ne avevo parlato anche qui.
Anche se non rientra negli albi illustrati per allenare la creatività io lo colloco comunque sullo scaffale ideale di stimoli creativi per liberare il proprio flusso.
Disegnare non è solo disegnare qualcosa a scopi artistici.
Si disegna per dare forma a un pensiero, fosse anche la mappa del setting di una sala riunioni.
Provate questo manualetto e portate la via del disegno in qualche vostra azione.
La creatività sta soprattutto nell’accostare elementi apparentemente distanti per realizzare qualcosa di nuovo.
Se non in assoluto, che almeno sia nuovo per voi.
Alla fine il disegno è anche disporre elementi nello spazio e questo può tornare molto utile se state mettendo a punto mappe mentali o business model come il modello Canva.
Intuiti creative cards
Mi aveva incuriosito tantissimo l’esperienza di Intuiti, un progetto nato dal basso e che, rapidamente affermatosi, ha come obiettivo l’essere una sintesi tra “Gestalt, Tarocchi e design” per lo sblocco della creatività.
Qui trovate il sito dedicato.
Quello che mi ha incuriosito dell’esperienza di Intuiti è il ruolo dell’ispirazione, fatto assolutamente soggettivo, che si accende davanti ad una combinazione di carte di design liberamente ispirate ai tarocchi e la cui interpretazione ci aiuta a darci una posizione.
Avevo già parlato della frase fondamentale per darsi una direzione, quel “Tu sei qui” da cui partire.
Intuiti più che allenare la creatività, la sblocca dando degli stimoli, permettendo alla mente soggettiva di creare le proprie connessioni, di individuare nuovi appigli e scorgere nuove direzioni.
Lo si usa in ambiti creativi e di scrittura.
A me piace perché l’esperienza in sé di Intuiti mi fa vedere ancora più in là.
La nostra mente simbolica può far risuonare qualsiasi cosa.
Che siano i tarocchi o le illustrazioni di un albo o una frase sapientemente scovata sulla pagina, tutto può dare accesso all’ispirazione e alla creazione.
Immagina, E.W.Martin, Terre di mezzo
Ad accendere, e ad allenare la creatività, per me e per il mio modo di pensare non c’è nulla di meglio di un albo illustrato.
Negli albi illustrati si può trovare qualsiasi fonte di ispirazione, senza che l’albo dimostri di voler andare proprio in quella direzione.
Poi però ci sono albi che parlano proprio il linguaggio dell’immaginazione, come Immagina.
Immagina si costituisce di una combinazione di bigliettini su cui sono appuntate frasi: sono messaggi rubati al tempo e chissà a quale vita.
Da soli stimolano il desiderio di sapere, di visualizzare, di dare corpo e tempo a una storia.
E poi le illustrazioni, così pittoriche che strizzano l’occhio al neosurrealismo, che a loro volta possono combinarsi alle frasi scarabocchiate oppure no.
I legami, le storie, sono tutte per il lettore, per la libertà della sua mente e della sua creatività.
Preziosissimo.
Altri albi illustrati per allenare la creatività
Come dicevo, un percorso tra albi illustrati e creatività può essere infinito e avere numerose diramazioni.
Tutto dipende da dove si vuole andare…
Nelle foto che seguono getto semi di albi illustrati e di libri, alcuni nati in seno all’editoria ragazzi, altri ben distanti da questo mondo ma che stimolano l’uscita dal pensiero tradizionale.
La creatività è tutto quello che ho detto sopra.
E’ una pratica che aiuta a risolvere i problemi con generosità, come dice Seth Godin.
Ma è un insolito accostamento che genera risultati nuovi.
Ragionare sulla forma di un’idea, immaginare accostando parole a pitture o chiudere gli occhi e lasciarsi ispirare dal potere evocativo della semplicità.
Sembra insolito accostare un libro per la fascia di 3/4 anni come Gioco con un punto a un manuale di marketing sui Business Model.
E invece le possibilità si potenziano.
Una storia di una tigre che sogna (si visualizza) altrove oppure la libertà di immaginazione di una bambina che si chiude nella sua mente magica o, ancora, un cartonato 0-3 anni che ti sorprende raccontandoti cosa potresti trovare dall’altra parte…
Forme diverse per il medesimo contenuto.
La creatività è immaginazione e l’immaginazione è la capacità di visualizzare: dare corpo, pensiero, immagine a qualcosa che non è ancora ma che presto sarà.
Una possibilità di riuscita, una soluzione pratica, uno schema mentale o un progetto lavorativo, una mappa mentale o un business model.
Il linguaggio della creatività risuona ovunque, e leggere albi illustrati aiuta a sintonizzarsi su questo suono.
Articolo originale del 14 marzo 2021 rieditato nel giugno 2024