Forse i tempi sono sufficientemente maturi perché prenda piede una sfida (una challenge, come si ama dire oggi) utile per tutti: il Second Hand September.
Il Second Hand September è stato lanciato da Oxfam UK e consiste nell’invitare le persone ad acquistare, per il mese di settembre, più capi e oggetti di seconda mano. Qui il link all’iniziativa.
Non è un caso che promotore sia un paese come il Regno Unito, dove spopolano i Charity Shop, negozi second hand legati alle più disparate cause benefiche.
Da noi il second hand e il vintage sono spesso due opposti polarizzati, laddove (talvolta, perché esistono anche realtà virtuosissime) il vintage è collezionismo da sfruttare più che prassi etica.
Forse le cose stanno cambiando, complice l’iperconsumismo, le polemiche e le conseguenti attenzioni legate al fast fashion.
Recentissime sono le notizie dello studio tedesco che ha rilevato sostanze tossiche sui capi di Shein (leggi qui), ma i colossi del fast fashion non sono nuovi alle inchieste, ad esempio come riportato in questo articolo di Greenpeace.
Personalmente ho un’adorazione per i negozi, sia second hand che vintage.
Sono un’assidua frequentatrice dei negozi Humana Vintage, dei mercatini ma anche di tutti quei profili e negozi che trattano il vintage con serietà.
Sono realtà da cui trarre beneficio: egoisticamente per le proprie tasche, per la qualità, per l’oggettiva sostenibilità ed etica.
E poi, per ragioni romantiche.
Prima da fotografa, poi da libraia, il filo conduttore del servizio che posso offrire, è saldamente legato alla passione per le storie.
In generale tutto ciò che ha avuto una vita precedente, ha per me un aspetto romantico innegabile.
Ad esempio, nella mia esperienza di lettrice, la mia libreria preferita è il Libraccio per via della teoria delle tre storie.
Il libro porta con sé la sua storia (storia numero 1), quella che tu ci trovi (storia numero 2) e, nel caso dei libri usati, la sua storia precedente (storia numero 3), che può manifestarsi in una dedica, in un appunto o in una sottolineatura.
Lo stesso romanticismo si può applicare anche ai mercati del second hand, di oggettistica e di vestiario.
Ecco quindi una piccolissima selezione di libri che parlano di second hand.
Libri che sì, hanno il second hand degli oggetti come tema.
E hanno il filo conduttore delle “storie altre” che il riuso porta con sé.
Ma per estensione sono storie di seconde opportunità, di esseri stropicciati dalla vita.
Di sentimenti di seconda mano ma non per l’usura, bensì per la vita che è passata sopra.
Second hand. una storia d’amore, Michael Zadoorian, Marcos y Marcos
Quanto amo Michael Zadoorian!
Incontrato per caso con il romanzo In contromano e amato grazie anche a Second Hand. Una storia d’amore e Beautiful Music.
Detroit, Satori Junk: si chiama così il negozio second hand di Richard, il protagonista di questo romanzo. Appassionato di recupero e di oggettistica, Richard si rifugia anche un po’ troppo nel negozio.
Quegli oggetti sono il suo bozzolo, la sua protezione. Non vi sono novità a destabilizzare la sua quotidianità.
Eppure è proprio da oggetti di seconda mano che avviene la prima grande destabilizzazione: la madre muore, Richard ne svuota la casa e insieme agli oggetti rinviene delle fotografie che cambiano completamente la sua visione dei genitori.
Contemporaneamente, la seconda grande destabilizzazione: una ragazza.
Anche lei conosce bene il concetto di “accogliere” ciò che al primo tentativo non ha avuto fortuna.
Lavora in rifugio per animali, ma spesso deve prendere decisioni scomode.
In questo mondo di riusi, il cuore può tornare a battere.
LE COSE Che CI SALVANO, LORENZA GENTILE, FELTRINELLI
I libri di Lorenza Gentile sono quanto di più confortante ci sia nella narrativa italiana contemporanea.
Se esistesse il genere “Confortante” come scaffale, ci metterei tutti i suoi romanzi, che leggo con grande piacere quando ho bisogno di distendere la mente.
Nel romanzo Le cose che ci salvano troviamo Gea, una ventisettenne che ama riparare: recuperare, aggiustare, essere una tuttofare, dare seconda vita e seconde possibilità.
A volte il futuro transita dal passato e per Gea la strada passa dal Mondo Nuovo, un vecchio negozio di rigattiere sui Navigli che rischia di non esistere più.
Ma le seconde occasioni le hanno tutti: gli oggetti, i luoghi, le persone, i sentimenti…e le possibilità.
DI SECONDA MANO, CHRIS OFFUT, Minimum fax
Infine abbiamo una raccolta di racconti brevi, dove si esprime perfettamente il second hand di natura psicologica.
Riutilizzo e rimettersi in gioco.
Impegnare come proposito interiore e come azione vòlta a trarre profitto economico.
Usura e cicatrici interiori.
Sono tanti temi che vengono toccati dai protagonisti che Offut tratteggia con rara maestria in grado di scendere nel particolare e insieme di non perdere il generale di un Paese.
Per approfondire consiglio questo bellissimo articolo di Minima &Moralia.
…Un libro di Stephen King
Non poteva trattenermi, sono proiettata verso il bookclub Alla corte del Re…
COSE PREZIOSE, STEPHEN KING, Sperling&kupfer
Tutto in questo romanzo ruota attorno al negozio di oggetti usati aperto a Castle Rock da Leland Gaunt.
Il fulcro da cui King parte per cucire la sua storia è: Che cosa sei disposto a fare per ritornare in possesso di un’emozione, di un ricordo, di una sensazione passata?
Perchè la cosa più preziosa è questa.
Non sono tanto gli oggetti ad avere valore per chi si affaccia alla vetrine di Cose Preziose, ma ciò che ricordano.
Leland Gaunt lo sa, come un vero diavolo tentatore sa come scendere a patti generando l’inferno.
e due albi illustratI
Kintsugi, Issa watanabe, Logos
Un silent book centrato su una delle pratiche più utilizzate come metafora del vivere e sopravvivere con le proprie cicatrici.
Il Kintsugi è quella partica artigianale orientale per cui le crepe di un vaso non si cancellano, non si finge non ci siano mai state, ma si valorizzano con dell’oro, accentuandole.
Questo albo illustrato, premiato nel 2024 con il prestigioso Premio Andersen nella categoria “miglior libro senza parole” ci porta in una situazione comune a chiunque viva.
La perdita, la fine di qualcosa, il cambiamento che stravolge.
Quando il conosciuto scompare, ci si può ricostruire.
L’aggiustacuori, A.ABAD-G.PACHECO, Logos
Un altro albo illustrato edito da Logos.
Second Hand vuol dire non solo recuperare e rimettere in circolo.
Vuol dire affrontare le rotture, ripararle, dar loro nuova vita nonostante le difficoltà.
Mattia, nel suo laboratorio di riparazioni, fa qualcosa di speciale e difficile: ripara cuori.
“con pinze intrise d’oblio regola l’ora di chi è rimasto indietro perché non si rattristi sui ricordi del passato”
Ogni cuore ha bisogno di un rimedio a sé: di calore, di ago e filo, di nuova energia.
Il libro infonde speranza e allo stesso tempo malinconia: è difficile dare e darsi con generosità senza perdere e perdersi.
Una seconda possibilità implica anche avere fiducia, senza sapere se finirà bene o male.
Alcuni saggi legati alla tematica del second hand, della moda etica, del riuso.
–Il lato oscuro della moda, M.Bedat, Posteditori
–I vestiti che ami vivono a lungo, O.De Castro, Corbaccio
–La rivoluzione comincia dal tuo armadio, L.Ciuni-M.Spadafora, Solferino
–Il sogno nel cassetto, S.Sacchi, FrancoAngeli
–Vestire buono, pulito e giusto, D.Casalini, Slow Food Editore
–La civiltà del riuso, G.Viale, Laterza
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