Vi propongo cinque albi illustrati secondo me indicati per iniziare la scuola, ma anche per iniziare qualcosa di nuovo, come una nuova esperienza.
O come l’inizio di un nuovo percorso.
Che sia per iniziare la scuola o qualcos’altro, è importante saper dare forma ai pensieri e coltivare le parole.
Saper prendersi cura delle idee, leggere le persone, il mondo e trovare la propria musica.
Quindi questi albi sono per voi, che siate adulti o siate bambini.
Ho scelto questi albi illustrati per iniziare la scuola in stile “libraia fotografa”, mettendo sullo stesso piano l’adulto e il bambino.
Spiego meglio: se si vuole leggere ad un bambino un libro che lo prepari bene ad iniziare la scuola, c’è una letteratura infinita che farà sentire il piccolo lettore gasato e ben predisposto.
Solo per fare un titolo di quelli più venduti in questi ultimi giorni in libreria, penso a “La famiglia Topini va a scuola”, un delizioso libro di Babalibri che ha il livello di lettura perfetto per il bambino nella fascia d’età 3-6 anni.
Come più volte ho detto, ci sono albi illustrati che se sono bellissimi per i bambini, per gli adulti sono meglio.
Quindi la mia proposta tiene conto proprio di questo doppio livello di lettura.
Il bambino sarà preparato alla magia del sapere che gli si schiude davanti, alle persone nuove e speciali che incontrerà e ad esercitare quella cosa meravigliosa che è il pensiero.
E l’adulto cosa ci legge?
L’adulto può avere nuovi spunti per leggere le persone, per riflettere sull’importanza e sul valore di quello che ormai ritiene appartenere alla quotidianità. L’adulto ha paura di quello che è nuovo oppure vive gli inizi con tensione, preoccupazione, noia.
Questi albi illustrati mettono in rilievo, secondo me, il lato luminoso degli inizi.
Avevo già parlato di albi illustrati e parole con Sbagliando s’inventa, ma quei suggerimenti sono adatti per bambini che si sono già avviati sul percorso delle parole e della scrittura. E per gli adulti offre spunti creativi per fare dei lavori orientati al brainstorming e all’implementazione delle proprie capacità.
Qui si tratta di fare un passo indietro….di prendere la rincorsa e di fare un salto nel nuovo inizio!
Come funziona la maestra, Susanna Mattiangeli, Chiara Carrer, Editrice Il Castoro
La Maestra come è fatta dentro? E’ come tutti gli altri adulti o ha qualcosa di speciale? E’ unica o come lei ce ne sono altre? Utilizzando lo stile grafico del collage che rimanda ai materiali grezzi che si usano a scuola, l’albo illustrato fa una poetica radiografia della maestra.
E spinge anche noi adulti a guardarci con gli stessi occhi.
L’Albero Alfabeto, Leo Lionni, Babalibri
Un tempo c’era un albero alle cui foglie erano appese tante lettere. Un giorno una violenta folata di vento fece volare via le lettere che si accumularono tutte su un lato dell’albero, ma l’uccello paroliere le prese una ad una e compose delle parole. Ma le parole così sparse non avevano senso e così un bruco le spinse a mettersi insieme per formare delle frasi. Per dire qualcosa. E ancora, per dire qualcosa di veramente importante…
La grande fabbrica della parole, Agnes de Lestrade, Valeria Docampo, Terre di mezzo Editore
Un’illustrazione bellissima racconta la storia del paese dove si vendevano parole, parole per tutto. Eppure, in un mondo pieno di parole, alcune sono rare e preziose e servono per esprimere il sentimento più profondo.
Trovo che La grande fabbrica delle parole sia adatto per fare un discorso non solo sulla bellezza e sul valore della parola, ma anche sulla potenza, sulla violenza e sulla capacità di ferire che le parole spesso hanno.
Che idea! Koby Yamada, Mae Besom, Nord Sud Edizioni
Che idea! è un albo illustrato a matita, in bianco e nero. Tranne che per un solo colore, un giallo brillante che caratterizza un uovo. Quell’uovo rappresenta l’Idea, quella scintilla senza una forma vera che un giorno viene a un bambino. Non sa cosa farsene, non sa a cosa serva, non sa bene dove metterla ma sa che per lui è importante. E’ la sua idea e deve prendersene cura, deve aspettare e giorno dopo giorno…l’idea sboccia in un disegno colorato in cui tuffarsi.
Che ti succede Bea?, Luciano Localzo, La Margherita Edizioni
Una piccola deviazione sul tema degli inizi. Perché si può iniziare insieme a tanti altri eppure ci si può sentire diversi, non come gli altri. Che fare quando tutti progrediscono bene in qualcosa e noi no?
E’ quello che succede a Bea, che a scuola inizia ad essere distratta, a non andare bene. La maestra, i genitori si preoccupano e la fanno visitare, finché un giorno un dottore accende la musica e Bea…inizia a ballare. La bambina non ha nulla che non va, solo è una ballerina. E ballando tutto le viene più semplice. Quest’albo suggerisce di porre attenzione all’indole vera di ciascuno di noi, perché a volte tutto quello che serve è solo…cambiare musica. Trovata la nostra musica, il nostro ritmo, tutto verrà più naturale.
Buon inizio a tutti!
Anche se non state per iniziare la scuola…
Ecco il video del post: