La lentezza dei bambini è tale solo agli occhi degli adulti.
Il tempo dei bambini è un tempo di scoperta, di meraviglia, di passi traballanti, di occhi sgranati su ogni più piccola banalità
E anche le banalità, come la lentezza, è tale solo allo sguardo adulto.
Questo post dedicato al tempo dei bambini raccontato attraverso gli albi illustrati, è il primo di una serie di post che scriverò in collaborazione con Elisa Pella di Il Genitore Consapevole
Se andate sulla pagina Chi sono del sito Il Genitore Consapevole, vi accorgerete che Elisa ha avuto una vita con numerosi cambi di direzione.
Anche io ne ho avuti tanti e in alcune tappe delle nostre vite precedenti ci siamo incrociate mantenendo i contatti.
Elisa è sempre stata molto attenta ai libri e alla lettura e, in maniera naturale, quando è diventata mamma ha portato la lettura nella relazione con sua figlia.
Nella mia vita più recente la mia strada è lastricata di libri per bambini ed ecco che questa volta, in questa nuova direzione, percorriamo insieme un tratto di viaggio
Lei affronta alcune tematiche centrali per il ruolo dei genitori nell’educazione dei bambini, e io fornirò degli spunti di lettura che gli adulti possono affrontare insieme ai loro figli.
Il tempo dei bambini e gli albi illustrati
Camminare, leggere, scoprire, toccare il mondo insieme a un bambino vuol dire riadattare il proprio tempo al tempo dei bambini.
Non è certo facile ma, come spiega Elisa, è possibile con un cambio di prospettiva:
Tempo è una delle parole chiave della genitorialità.
mamme e papà si chiedono quanto tempo devono dedicare ai figli, si adoperano per trovare un equilibrio a volte impossibile tra le esigenze lavorative e i bisogni dei bambini, vivono di corsa per cercare di arrivare dappertutto e sono spesso sfiniti.
ma cambiare prospettiva può essere molto utile.
non parliamo tanto di quanto tempo abbiamo, ma di come lo viviamo.
che siano dieci minuti o un’ora, il tempo che vogliamo dedicare ai bambini deve essere privo di un’esigenza che appartiene solo al mondo degli adulti: la fretta.
uno dei modi più immediati per entrare in relazione con i bambini è entrare in sintonia con il loro ritmo.
rallentare. ascoltare. esserci.
Ora rallentiamo e iniziamo a guardare il tempo dei bambini attraverso questi albi illustrati.
Albi illustrati che talvolta hanno protagonisti umani, altre volte hanno gli animali.
Storie che mostrano come la lentezza sia sinonimo di scoperta, di piccoli passi e di frequenti fermate per guardare il mondo ancora da conquistare e i passi fatti per afferrarlo.
7 albi illustrati per rispettare il tempo dei bambini
Aspetta, Il Castoro
Il primo albo ci porta in una dimensione quotidiana e decisamente realistica in cui molti possono riconoscersi.
Ci sono tante commissioni da fare e una città da attraversare!
La mamma è in ritardo e incita il bambino con un “presto!”, ma il bambino non vuole saperne.
Prima c’è una farfalla, poi un cantiere, e poi quante cose da fermarsi a guardare!
Nella sua semplicità narrativa questo albo illustrato riassume perfettamente il concetto di adattarsi al tempo dei bambini.
E’ uno sforzo incredibile per un adulto, e non è raro che i genitori che leggono questo albo un pochino finiscano per sentirsi in colpa.
Pe un genitore, riadattare la propria quotidianità mantenendo un piede nel mondo adulto del lavoro, degli impegni e delle scadenze e l’altro nel mondo bambino è impresa funambolica.
Ma come diceva Maria Montessori, il bambino è maestro.
E’ il motore attorno al quale dovrebbero ruotare le persone che si occupano della sua educazione e della sua crescita.
Io dico sempre che, quando si tratta di libri per bambini, il lavoro educativo da fare è sugli adulti.
Hanno dimenticato cosa vuol dire leggere una storia illustrata, rallentare e godere di una lettura lontana dal loro mondo.
Leggere albi illustrati come Aspetta può diventare non solo l’occasione per capire meglio il tempo dei bambini, ma anche per osservare meglio il proprio tempo.
E goderne di più.
Aspettami!, K.Sakai – H.Nakawaki, Babalibri
Il secondo albo mantiene il filo rosso con il precedente nella dimensione di scoperta del mondo là fuori.
Ma stavolta non c’è la fretta del mondo adulto nello scandire il tempo.
Una farfalla che vola, una lucertola, un gatto, un uccello…
Ma qui il bambino, impegnato nella sua scoperta e nella sua smania di afferrare per conoscere, non riesce a stare al passo col mondo.
La farfalla vola via, la lucertola fugge veloce, e così anche il gatto e l’uccello.
Il bambino rimane deluso davanti a questa natura così bella che non riesce ad afferrare.
Ma dietro di lui c’è il papà, pronto a prenderlo in spalla e a dirgli “Andiamo”.
Andiamo insieme verso quella natura da scoprire e che attende di essere scoperta.
Passi da gigante, A.Lambert, Pulce EDIZIONI
Continuiamo a scoprire il mondo della natura e stavolta caliamoci proprio nei panni dei bambini.
Se fino ad adesso, nei precedenti due albi, abbiamo seguito i bambini dall’esterno, ora li seguiamo in una quasi soggettiva: vediamo il mondo dall’altezza dei loro passi, delle loro mani, dei loro occhi.
Prospettiva e punto di vista così insoliti metteno l’adulto in una condizione quasi di straniamento.
A differenza del bambino che non sa cosa sta succedendo, l’adulto sa bene cosa possa nascondere un prato: anche solo per il suo punto di vista fisicamente elevato, l’adulto sa cosa lo aspetta davanti ai suoi passi.
L’adulto che legge Passi da gigante si ritrova quindi allo stesso livello del bambino, con un mondo da immaginare che continua oltre alla pagina del libro.
Non può vedere, deve solo affidarsi alla scoperta, passo dopo passo.
Rendendosi conto che ogni passo di un bambino è sempre una conquista, oltre che una scoperta operata attraverso i sensi.
A me piace anche lo sguardo dell’interpretazione che il bambino dà del mondo: una prospettiva, la sua, che è quella dell’avventura dove i ricci sono mostri, dove una canna dell’acqua è un serpente.
E’ un libro pieno di verde e di natura, che fa sgranare e gli occhi e allerta i sensi: sembra di sentire il profumo dell’erba umida e il fruscio dei passi.
Passi da gigante è inserito anche nel percorso dedicato al Punto di vista attraverso gli albi illustrati.
Vorrei un tempo lento lento, L.Del Gobbo – S.Fatus, Lapis
Qui siamo proprio sulla riflessione filosofica che l’adulto fa circa il tempo dei bambini.
Torniamo al concetto di lentezza, estranea al mondo bambino ma bene di cui riappropriarsi in quello adulto.
Vorrei un tempo lento lento è una poesia illustrata piacevole da leggere insieme ai bambini ma il cui senso più profondo è tutto dedicato all’adulto.
Una riflessione sulla lentezza, sul vuoto, sul niente.
La filosofia zen parla del vaso vuoto indicandone il vero valore proprio lù dove esso è vuoto.
Il vuoto è il lo spazio del contenimento.
Anche in questo albo torna un’altra volta la lezione montessoriana del “aiutami a fare da solo”:
Vorrei un tempo lento
A forma di bambino
Che vuole far da solo
Avendoti vicino
Una storia che cresce, R.Kraus – H.Oxenbury, Il Castoro
Qui c’è un altro concetto di tempo dei bambini, ed è il tempo come viene concepito da loro.
Se è vero che, come in Passi da gigante, ogni piccolo passo è una grande conquista, per i bambini è difficile rendersi conto della strada percorsa.
Una storia che cresce, come nella maggior parte degli altri albi proposti in questo percorso per capire il tempo dei bambini, procede in parallelo con la natura.
Siamo in una fattoria e il bambini protagonista cresce e gioca insieme ai cuccioli.
Però il mondo animale va più veloce di quello dei bambini e i cuccioli crescono a vista d’occhio!
Il bambino domanda alla mamma se anche lui crescerà come sono cresciuti i cuccioli con cui giocava.
La mamma lo tranquillizza, ma lui si guarda e si vede sempre uguale.
Finché…
Passano le stagioni e torniamo alla stagione in cui è iniziato il libro.
Il bambin rimette i vestiti pesanti dell’anno prima e…gli vanno stretti e corti!
FInalmente anche lui può rendersi conto che, anche se non si vedono, le cose accadono.
Di questo albo è bellissima la presenza della natura come ciclo della vita, di nascita e crescita.
Non solo nell’ambientazione e nel rapporto del bambino con gli animali, ma proprio nella quotidianità: ci sono alberi, fiori, frutti, semi, campi da coltivare il tempo delle Stagioni a fare da grande maestro.
Piccola Balena, Jo Weaver, Orecchio Acerbo
E dal tempo delle stagioni passiamo al mondo animale e al rapporto con quel tempo che non viene da sé, ma che è dettato dalla Natura o da qualcosa che non possiamo controllare.
Piccola Balena è il secondo albo illustrato da Jo Weaver che vede una mamma animale e il suo piccolo all’interno di volta in volta di ambientazioni diverse (gli altri sono Piccola Orsa e Piccola Tigre).
Piccola Balena e Piccola Orsa hanno entrambe il concetto di tempo che il cucciolo deve imparare a rispettare.
E’ vero che qui parliamo di adulto che si riadatta al tempo dei bambini, ma educare significa insegnare a esplorare e conoscere i limiti entro cui muoversi.
Per Piccola Balena è importante affiancarsi alla mamma in un viaggio lunghissimo, che pare interminabile.
Piccola Balena si sente stanca, vuole fermarsi ma la mamma la incita ad andare avanti perché la destinazione è lontana.
La destinazione è imposta dalle leggi della natura che vogliono che le balene ogni anno migrino per dare prosecuzione alla specie.
In Piccola Orsa abbiamo uno schema similare, ma il rispetto del tempo che Mamma Orsa insegna è quello delle stagioni: biosgna ascoltare quando il vento cambia e come l’aria soffia, perchè quello è il momento del letargo.
Ci sono regole che non si possono adattare a noi, ma siamo noi ad adattarci a loro.
La scatola, I.Paglia – P.Proietti, La Margherita
Il mondo è quello animale ma l’interazione tra gli animali ci riporta ai comportamenti umani.
Questo albo illustrato è una metafora del rispetto dei tempi altrui.
Il tempo dei bambini va rispettato dagli adulti e va conosciuto dai bambini stessi nel momento in cui iniziano ad interagire con gli altri.
Un giorno nella foresta spunta una scatola.
E’ chiusa ma ci sono due fessure da cui qualcuno osserva.
Gli animali del bosco si avvicinano curiosi e invitano quel qualcuno a uscire: prima con le parole, poi con delle offerte allettanti.
Ma la scatola rimane chiusa.
Solo l’attesa, il rispetto dei tempi, la gentilezza possono permettere alle cose chiuse di schiudersi e aprirsi agli altri.
Come si dice, ogni cosa a suo tempo…