La poesia nei libri per ragazzi sembra essere una tematica recente.
Recente però è solo il suo avanzamento sulla ribalta, ma se si analizza bene, la poesia nei libri per ragazzi è un argomento di lunga data.
La poesia nei libri per ragazzi c’è e C’è sempre stata.
Ma bisogna dare le giuste collocazioni.
Questa riflessione sulla poesia nei libri per ragazzi era in lista da tempo, ma ho sentito la necessità di scriverne dopo aver letto Come un giardino, leggere la poesia ai bambini di Grazia Gotti.
Se mi seguite sapete che per me Grazia Gotti è stata un’epifania riconosciuta solo a posteriori, lo raccontavo qui.
In questo piccolo saggio edito da Einaudi Ragazzi, Grazia Gotti racconta, tra antologia personale e affettiva e ricordi di maestra e libraia, la sua esperienza con i libri di poesia per bambini.
Un’esperienza arricchitasi grazie alla passione per i libri, al lavoro di classe e poi grazie ai viaggi per il mondo in cui ha conosciuto e toccato con mano esperienze diverse.
Appprodando infine a quel bellissimo esito che è il Junior Poetry Festival.
Facciamo un passo indietro.
Cosa pensate se dico “poesia e bambini”?
Come il pregiudizio investe gli albi illustrati, c’è un altro pregiudizio che tocca la poesia.
Ma questa volta è un pregiudizio basato sull’esperienza.
Non so voi, ma io alle elementari ho esperito la poesia attraverso l’imparare a memoria Pianto Antico, il 5 Maggio, Il sabato del villaggio, La cavallina storna e tutte le più note poesie italiane.
Imparate a memoria.
Se non le sapevi avevi un “male” come voto.
Fine.
Il massimo della festa era la lettura dei testi poetici contenuti nel sussidiario, ricordo ancora chiaramente Rio Bo di Palazzeschi e Se i libri fossero di Piumini.
Qualcuno associa la poesia alla lettura di un testo poetico davanti alla famiglia in qualche occasione comandata dove il successo è dovuto alla benevolenza di chi ascolta, non per la bellezza del gesto (e del testo) poetico in sé.
Dopo, alle superiori, la poesia diventa letteratura, diventa parafrasi, analisi del testo, enjembement e quel poco di fascino residuo che poteva conservare sparisce del tutto.
Per ritrovarlo, forse, più in là nell’età, quando i ricordi di scuola si sbiadiscono e lasciano spazio al ritrovarsi (rileggete i Promessi Sposi oggi, dopo almeno 15 anni dal liceo, scoprirete uno dei più bei romanzi al mondo).
Ma la poesia, se si impara a individuarla, è proprio dietro l’angolo.
In fondo il poetico e l’altro volto della poesia.
Illuminante nel saggio Come un giardino è l’appendice scritta da Roberto Piumini.
Dovrei citare per intero tutte le pagine scritte dal celebre autore, ma il suo pensiero si muove tra la pratica poetica, il contatto con il mondo bambino e una profonda conoscenza della critica letteraria che si unisce a uno sguardo attento e pungente.
Di cosa parliamo quando parliamo di poesia nei libri per ragazzi?
Nell’appendice Piumini denuncia quello che ho raccontato anche io attingendo alla mia esperienza personale.
Ma il sentiero che mostra è quello della poesia come pratica e gioco di linguaggio.
La poesia dovrebbe essere la normalità dell’esperienza scolastica […] non solo non dovrebbe essere la poesia celebrativa e sentimentale dei momenti solenni, naturali o culturali, come la morte, il natale, la mamma o la primavera, ma nemmeno quella che si trova su qualche libro, scolastico o no. la poesia nella scuola primaria non dovrebbe nemmeno avere il nome di poesia, ma di parola giocata ed espressiva.
La poesia non chiamata tale, ma come “parola giocata ed espressiva”.
Non è un nome a determinare un scelta.
Per restare in tema poetico diciamola alla Shakespeare: “Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.”
E per dimostrare che la poesia permea di molto le nostre vite anche se da essa ci sentiamo lontani, Piumini cita due varianti della poesia.
Ci sono due manifestazioni, per diffusione molto superiori e determinanti rispetto alla poesia letteraria, in cui la parola si presenta come tensione parapoetica: il linguaggio della pubblicità e quello delle canzoni.
Per mortificante che sia, gli slogan pubblicitari, nella loro ritmicità, nell’astuzia e nel gioco fonetico, nelle rime, nell’us0 metaforico, sono la forma del poetico più diffusa e presente.
[…]
Per parafrasare un albo illustrato citato anche in questo saggio sulla poesia nei libri per ragazzi, imparate a guardare sotto al letto che forse c’è della poesia.
Se pensiamo alle filastrocche e ai giochi di parole, ci rendiamo conto di quanto la poesia sia parola diffusa.
La poesia nei libri per ragazzi non è solo nei libri.
Piumini quando parla di poesia per ragazzi lo fa sottolineando il ruolo della scuola come occasione per formare “cittadini dotati di linguaggio espressivo e articolato, capaci di colloquio privato e sociale, di esprimere adeguatamente vissuto e pensiero”.
Per Piumini la poesia deve essere un gioco, un testo poetico è tale non per sentimenti o contenuti, ma per “il modo del linguaggio”.
E Piumini indica anche i criteri di scelta per un gioco poetico di buona qualità che nel mondo della poesia per ragazzi passa per forza dalla giocosità, dalla narrazione e dalla collettività.
La poesia nei libri per ragazzi non è lettura individuale ma è esperienza collettiva.
E l’insegnante deve agire criticamente e attivamente scegliendo bene.
Piumini lo spiega benissimo qui:
le poesie vere, di buon livello linguistico, non sono tutte buone per la scuola: per fare un esempio, tra due poeti parimenti riconosciuti, come montale e neruda, è forse da scegliere neruda…
E spiega anche perché.
Forse vi aspettavate un elenco di libri per ragazzi che trattano il tema della poesia, e ci sarà anche se stavolta non voglio essere esaustiva.
Ma ho voluto dare spazio a queste fondamentali riflessioni per dare spazio a due pensieri in particolare.
La necessità di impegno critico da parte degli adulti che veicolano le parole e le storie a bambini e ragazzi.
Nel caso della poesia a scuola (o nei contesti educativi) in particolare, è importante la messa in gioco dell’insegnante.
Non limitarsi a far imparare quattro frasi belle ai bambini per metterli in mostra alla claque dei genitori.
Ma formare cittadini che sanno giocare con le parole e a dare forma ai pensieri, anche quando questi pensieri fanno accostamenti assurdi.
Veicolare la buona lettura, scegliere poesie di qualità, impegnarsi un gioco poetico, letterario e narrativo è questione seria.
Richiede studio e impegno.
Ma fortunatamente il mare della letteratura si lascia esplorare in autonomia dalle menti curiose e di fari ce ne sono a volontà.
La curiosità e l’esercizio dello sguardo alla ricerca della poesia e del poetico, scrollandosi di dosso il pregiudizio.
Ammetto che per un momento anche io ho pensato “ma ha senso parlare in questi termini di poesia ai bambini? Siamo sicuri che la poesia vada bene per i bambini?”
Anche io ero prigioniera della mia esperienza passata, del mio 5 Maggio imparato a memoria a 9 anni.
Se allarghiamo lo sguardo e usiamo nomi diversi vedremo la poesia nelle canzoni, nelle pubblicità, nella combinazione di parole che generano una frase magica, sinestetica.
La poesia è nell’accostamento di un nome a un aggettivo.
Si trova nei colori, nelle combinazioni e nei luoghi più impensati.
La buona letteratura è ricca di poesia come è ricca di moltissimi snodi cruciali.
Non è il libro a tema che aiuta lo svisceramento di un argomento, ma una buona letteratura che permetta il riconoscimento di sé porta necessariamente con sé molti temi.
Bisogna uscire dai limiti e andare a cercare sotto al letto se c’è della poesia.
Gli albi illustrati ne sono pieni.
Qualche consiglio per chi vuol cercare la poesia nei libri per ragazzi
Perché lo so, volete dei libri.
E non vi accontentate di sapere se, potenzialmente (poEtenzialmente), la poesia è in tutto.
Di seguito vi consiglio libri, saggi, albi illustrati che sono palesemente vestiti di poesia.
E ne cito una manciata, perché la lista è lunga, ricca e con valide suggestioni tutte da scoprire.
Albi e libri che trattano la poesia in modo diretto o che suggeriscono idee per giochi poetici.
E’ una prima indicazione, poi il viaggio di ricerca spetta a voi.
segnalo che al momento i due editori che danno largo spazio alla poesia nei libri per bambini sono Topipittori, storicamente impegnata nella divulgazione di poesia e filastrocche e Lapis.
Non dimentichiamo nomi come Silvia Vecchini, Bernard Friot o l’impegno di Einaudi ragazzi nel trasformare in albo illustrato poesie della tradizione letteraria italiana.
Edit: Lista aggiornata a gennaio 2022
Albi Illustrati:
– Guarda sotto il letto se c’è della poesia, Ruth Krauss e Sergio Ruzzier, Topipittori
– Cielo Bambino, A.Riccioni e A.Baladan, Topipittori
– Ascolta, salmi per piccole voci, G.Quarenghi e A.Tonelli, Topipittori
– Haiku, poesie per quattro stagioni più una, S.Geroldi e S.Viola, Lapis
– L’infinito di Leopardi illustrato da Marco Somà
– Voglio scrivere una poesia, B.Friot e A.Papini, Carthusia
– Angeli, Dickinson, Possentini, Porcella, Carthusia
– C’era una volta una strada nel bosco. Lunario poetico, Giunti
Libri
– L’albero delle parole, D.Bisutti, Feltrinelli
– Il mio primo libro di poesie d’amore, B.Friot e D.Guicciardini
– Nel silenzio azzurro, S.Vecchini, San Paolo
– Acerbo sarai tu, S.Vecchini e F.Chiacchio, Topipittori
– Viaggia verso, poesie nelle tasche dei jeans, C.Carminati e P.Valentinis
– Tutta colpa del bosco, L.Bonalumi, San Paolo
Suggerimenti per esercitare la poesia nei bambini
– I draghi locopei, E. Zamponi, Einaudi
– Una frescura al centro del petto, S.Vecchini, Topipittori
– Gianni Rodari, molto Gianni Rodari
– Albi illustrati ben scritti, molto ben scritti (esempi: Cara Zia Agata, La leggerezza perduta)
– Sbagliando si inventa, Loricangi, Artebambini (ne avevo parlato qui)
– Un anno di poesia, B.Friot e H.Tullet, Lapis
– Fare poesia con voce, corpo, mente e sguardo, C.Carminati, Lapis
– Apri gli occhi al cielo, AA.VV., Mondadori, un curioso accostamento tra poesia e scienza (qui)
Per approfondire Piumini, che ha una produzione ricca e vasta io vi dò solo due consigli.
– Casa del tempo, uno degli albi illustrati più toccanti e complessi che io abbia mai visto. Un albo dal doppio binario narrativo di pari levatura poetica.
Le illustrazioni di Roberto Innocenti e la parte poetico-narrativa di Roberto Piumini si equilibrano alla perfezione. Senza le parole di Piumini l’albo non sarebbe lo stesso, ricchissimo nel bagaglio culturale (emblematica la citazione di Terra Desolata in “Aprile è il più crudele dei mesi”).
– Lo Stralisco: decisamente un classico contemporaneo, immancabile tra gli scaffali di chi ama buona letteratura. Un perfetto esempio di come la poesia si trovi ovunque, anche in ciò che verso non è.
Ma se davvero volete cercare la poesia nei libri per ragazzi, aprite i libri, immergetevi negli albi e cogliete la poesia vera a braccia spalancate.