Riuscire a descrivere le emozioni afferisce al mondo dell’intelligenza emotiva.
Eppure, quando ci si è immersi, non è sempre così facile dare una descrizione.
Una definizione.
O una collocazione,
Ci sono persone per le quali è semplice usare le parole che etichettano perfettamente uno stato d’animo, altre che usano agglomerati di parole, altre ancora che riescono a dipingere scenari perfettamente vividi ed efficaci.
E altri che che si riconoscono in parole e immagini pre-esistenti.
Ecco un piccolo percorso di libri e albi illustrati che dimostrano come si possa giocare con le parole (e con le immagini) per descrivere le emozioni.
Urge una premessa: questo non è un post dedicato ai libri sulle emozioni nel senso più semplice dell’espressione ora tanto in auge.
Nè è un post dedicato esclusivamente a chi lavora nel settore infanzia.
I libri per descrivere le emozioni che propongo aiutano, tra parole, immagini e poesia, a trovare una forma che combaci al nostro sentire.
Uno dei poteri più straordinari contenuti nei libri è infatti quello di aiutarci a trovare parole che magari faticheremmo a individuare.
Il descrivere le emozioni che perseguo in questo post presuppone dei prerequisiti, ovvero:
- La capacità di verbalizzare il proprio sentire.
Non necessariamente attraverso immagini vivide, colorite o poetiche. Per quello ci sono i libri. Ma è necessario avere la capacità di riconoscere le emozioni per essere in grado di riconoscerci in quelle rappresentazioni. - Una mente in grado di cogliere il mondo metaforico
Si tratta quindi di libri adatti ad un pubblico non propriamente bambino.
Anzi, alcuni dei libri proposti non sono adatti ai bambini, sebbene il gioco poetico in essi contenuto possa essere di ispirazione per dei lavori mirati e rielaborati anche per loro.
Consiglio questi libri per descrivere le emozioni dalle medie in su.
Meglio ancora se utilizzati con adolescenti, giovani adulti e soprattutto adulti.
Ovviamente servono poi le valutazioni del caso: un libro come Murdo ad esempio è ottimo anche per i bambini di fascia elementare e ogni situazione, ogni contesto, ogni persona merita un ragionamento ad hoc.
Ciò che dico è indicativo in senso generale, per il particolare sapete sicuramente meglio di me cosa possa fare al caso vostro.
5 Libri per descrivere le emozioni
Vocabolario sentimentale. Le parole che non ti ho detto, Momusso, Giunti
Questo post è stato pensato soprattutto per parlare di questo bellissimo libro dal quale sono stata profondamente conquistata.
Credo lo regalerò a tutti.
L’autrice è Martina Lorusso, in arte Momusso, che si definisce Illustratrice Emotiva.
Trovate le sue illustrazioni principalmente qui, sul suo profilo instagram.
Momusso ha la straordinaria capacità di creare delle crasi che raccontano emozioni uniche eppure universali.
La descrizione dell’emozione nasce così dall’unione di due parole, di due modi di sentire che ne creano uno in cui è inevitabile riconoscersi.
Qualche esempio:
Custoria: custode+storia
Il custode delle storie degli altri, confidente fidato a cui affidare le nostre parole e i nostri segreti.
Siamo libri da scrivere, libri da leggere.
Messalgia: messaggi+nostalgia
La nostalgia che sale rileggendo i vecchi messaggi.
Conversazioni che ci riportano a ricordi dolorosi, quando ancora vivevamo le stesse parole.
Il bello di Vocabolario sentimentale però non risiede soltanto nella vivida e immaginifca corposità delle parole create da Momusso.
Ogni parola è infatti accompagnata da un’illustrazioni semplice e allo stesso tempo profondamente metaforica ed efficace.
Diviso in cinque capitoli (cinque emozioni che contraddistinguono cinque tappe della vita dell’autrice), Vocabolario sentimentale ha il potere di aiutare, con poesia e leggerezza, a identificare le emozioni, delineandole ed esprimendole.
Descrivere le emozioni vuol dire nominarle.
E se serve farlo attraverso una parola che ancora non esiste, poco importa.
Nota: ho scoperto da poco che l’utilizzo della propria lingua per creare delle parole a cui vengono attribuiti significati rientra in un ambito denominato etnopsichiatria.
Lost in translation, E.F.Sanders, Marcos y Marcos
E per rimanere in tema di utilizzo della lingua madre per descrivere concetti astratti o sentimenti, non si può non nominare quel gioiellino che è Lost in Translation.
Lost in translation di Ella Sanders raccoglie una serie di vocaboli presenti in alcune lingue straniere che non possono essere tradotte se non utilizzando lunghi giri di parole.
Vocaboli che indicano sensazioni, sentimenti, stati d’animo e anche modi di fare ben concreti.
Trepverter (yiddish)
Una risposta ironica o una replica brillante che ti viene in mente soltanto quando è troppo tardi per usarla.
Resfeber (svedese)
Il battito irrequieto del cuore di un viaggiatore prima che il viaggio cominci, un misto di ansia e aspettativa.
Il libro ha un formato piccolo, quasi a cartolina.
Per ogni parola c’è una definizione e una descrizione accompagnata da un piccolo universo illustrativo.
In questo caso il valore reale è contenuto proprio nella definizione delle parole straniere e nel sentimento/sensazione che suscitano.
Trattato di anatomia emozionale, Caldarella-Pennisi, Lunaria
Strutturato come un atlante di anatomia di altri tempi (non è nemmeno tanto implicito l’omaggio agli studi di Leonardo Da Vinci), questo Trattato di Anatomia Emozionale riproduce, nello stile delle pagine, del disegno, delle didascalie e dell’eloquio, il bisogno di descrizione dell’uomo e del mondo figlio del più puro umanesimo rinascimentale.
E però è un divertissement.
E’ un gioco linguistico colto che mescola Da Vinci a Ippocrate, gioca con la lingua italiana e dà forma ai modi di dire, i cosiddetti “Moti de core”.
Testa fra le nuvole
Il soggetto si presenta evaporato, svampito, composto parasintetico di vampa, incrocio di vapore e lampo, accusando una netta recisione del mindful del mondo circostante a favore dell’anima sognata. Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del comportamento in funzione del trascorrere del tempo, le richieste dell’ambiente e, soprattutto, l’assenza dell’essenza della figura dell’astrazione.
Se non riportato tempestivamente coi piedi per terra, la Testa tra le Nuvole induce difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività sociali.
E poi le farfalle nello stomaco, le ali ai piedi, la lingua biforcuta, i meandri della mente.
Qui c’è il sito dedicato, con approfondimenti, interni del libro e genesi dello stesso.
Murdo,Il libro dei sogni impossibili, Cousseau-Offredo, Ippocampo
Ed eccoci al giù citato Murdo.
Questo libro e il prossimo sono i due libri illustrati per descrivere le emozioni che vanno bene se presentati anche in un contesto bambino (indicativamente dai 6 anni).
Murdo è poesia.
Infatti lo consiglio anche agli adulti come libro di poesie.
Sono 58 sogni raccontati dal protagonista che è proprio Murdo.
Un piccolo yeti.
Si dice che gli Yeti non esistano e quindi come cataloghiamo i desideri e i modi di sentire così vividi di Murdo? Come sogni: non appartengono al reale ma lo frequentano.
5. Ho sempre sognato di farmi un maglione con le parole di una poesia.
Ogni parola sarebbe un filo di lana.
Un gomitolo di parole per riscaldarmi.
Sarebbe una poesia con parole semplicissime.
11. Ho sempre sognato di fare un castello di sabbia.
Ma io sono una yeti. Abito su un Hymalaya di carta, dentro un libro.
La spiaggia è lontana, resto qui sulla pagina.
58 frammenti di sogno, 58 poesie che al di là del desiderio e dell’aspirazione ci permettono di accedere all’universo di un piccoo yeti, un piccolo bambino di grande fantasia e sconfinate emozioni.
Forse molto simile a quel bambino che ancora abbiamo dentro di noi.
Murdo è un’invenzione di Alex Cousseau, autore francese che vi consiglio di approfondire per la bellezza dei suoi testi, per la filosofia semplice e insieme complessa che emerge dalle sue storie.
Gli altri lavori di Cousseau a mio avviso molto meritevoli sono L’omino e Dio e Dentro me.
Labirinto dell’anima, Ana Llenas, Gribaudo
Di questo libro, utile a descrivere le emozioni perché strutturato in forma di catalogo, avevo parlato anche in questo articolo.
In questo libro illustrato di Ana Llenas sono presentate non solo le emozioni: Labirinto dell’anima è davvero un percorso nei recessi dell’animo umano, dove alle emozioni in tutte le loro sfumature, si accompagnano stati d’animo, modi di sentire, ferite e visioni.
In questo caso l’accompagnamento delle immagini carica le parole di maggiore valenza: le illustrazioni infatti mostrano dove e come spesso si collocano quei modi di sentire dell’animo.
Qui non si tratta solo di descrivere le emozioni, ma di collocarle.
Ignoriamo troppo spesso come il mondo della mente, del cuore, dell’anima, abbia delle sedi e delle sensazioni ben specifiche nel nostro corpo.