Con questi tre illustrati sul tempo torno a una delle mie attività preferite: scovare le connessioni.
Di solito quando si parla di albi illustrati su tempo si cercano libri che per insegnare ai bambini la comprensione del tempo.
Ma la comprensione del tempo è qualcosa che necessita…rispetto del tempo.
Esistono step che vanno compiuti necessariamente in specifiche fasi della vita, perché tutto quello che riguarda la comprensione deve essere maturo.
I tre libri illustrati sul tempo anno il pregio di mostrare la successione degli eventi, in un moto continuo e circolare.
Tre libri che stimolano uno sguardo ampio, un pensiero laterale e non solo consequenziale.
E quindi tre libri illustrati che possono essere rivolti anche a ben altre età, perché l’allenamento del pensiero laterale non ha scadenza.
Mi piace parlare di sequenzialità e di circolarità, perché allena la mente a non fermarsi solo ad una porzione di percepito.
Se è vero che alla base del concetto di tempo vi sia la successione degli eventi, allora tutto va considerato anche alla luce di un prima e di un dopo.
Associamo questo specifico concetto di tempo a ciò che sentiamo tutti i giorni.
Sentiamo una notizia.
La prendiamo così come è, senza farci domande (e sapete che io amo
fare domande), vivendo la sensazione che ci suscita.
Ma ogni notizia, ogni fatto, ogni cosa o essere vivente nel momento presente è frutto di un prima e seme di un dopo.
Non c’è nulla di immantinente e svincolato dal tempo.
E certamente il tempo, come diceva qualcuno, è relativo.
La sua percezione cambia a seconda di tanti punti di vista.
Alice: “Per quanto tempo è per sempre?”
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”.
(Lewis Carrol)
Ecco perché allenare lo sguardo sul tempo abbracciando una visione laterale, globale, ci permette di abbracciare una percezione ampia.
Comprenderne la relatività.
Per osservare e giocare con questo modo di vedere, ho selezionato tre libri illustrati sul tempo.
Parlo di libri illustrati e non di albi perché non rientrano nel fiction, ma nel genere più divulgativo dei non-fiction picture books.
Tre libri illustrati sul tempo
In 4 tempi, Bernadette Gervais, Ippocampo
I primi due libri illustrati sul tempo sono dedicati unicamente al tempo della natura.
Un tempo immutabile, breve o lunghissimo a seconda della sua destinazione, un tempo ciclico che è fatto di corsi e di ricorsi.
In 4 tempi mostra come ogni evento possa essere strutturato in quattro passaggi.
Quattro stagioni, quattro passaggi di vita.
Sulla pagina di sinistra troviamo una brevissima ed essenziale descrizione che si dipana proprio in quattro segmenti.
Nella pagina di destra, suddivisa in quattro riquadri, vediamo la sequenzialità di ogni elemento.
Ad esempio:
1.La nuvola
2.Passa
3.Sopra
4.La casa
E poi un uccello che costruisce un nido e inizia la sua cova.
Una giornata inizia e si svolge tra alba, pomeriggio, sera e notte.
Un tarassaco ancora chiuso, poi sboccia, il fiore trasforma i suoi stami e vola via nel vento.
Ci sono fiori che fioriscono e frutti che maturano per poi marcire e tornare alla terra.
Ma i quattro tempi non sono solo quelli di ogni pagina.
Ogni tempo è connesso ad un altro visto in pagine precedenti: ad esempio vediamo passare un’anatra in solitaria, poi dopo un po’ di pagine vediamo passare due anatre e dopo ancora qualche pagina le due anatre sono accompagnate da un anatroccolo.
In 4 tempi è un continuo nascere e sfiorire del ciclo della vita, a ripetizione, ma con tempi diversi.
Il tempo delle stagioni non è uguale al tempo di una farfalla.
E il tempo di passaggio di una chiocciola non è come il tempo di una foglia che ingiallisce per poi cadere.
Ogni sezione del libro che mostra i quattro tempi di un elemento naturale o del cielo o di un paesaggio, sono scanditi qui e là da qualcosa che ritorna, proprio come la chiocciola che con la sua inesorabile lentezza passa davanti ai nostri occhi per quattro volte.
Non è un libro didascalico.
E’ un libro che allena lo sguardo, che allena l’attenzione e la capacità di fare connessioni, di tornare indietro, di pensare e di trovare sequenza inedite alla nostra quotidianità.
Piano Piano, osservare la natura per vivere senza fretta, 50 storie, Williams-Hartas, Giunti
Ed è la quotidianità dell’essere umano, il punto di partenza di Piano piano.
50 storie che occupano una doppia pagina e che mostrano la natura e i suoi tempi che lasciano spazio alla meraviglia.
L’invito del libro è proprio quello a rallentare: solo fermandosi, mettendo un ritmo diverso al proprio tempo, si può avere la possibilità di notare tanti piccoli miracoli.
Come la rugiada che si forma ogni mattina.
O la luna che cresce e poi cala.
E il ragno che tesse dal nulla la sua tela.
Le foglie che ingialliscono, gli arcobaleni e i temporali che si formano, le felci che si spiegano, gli anatroccoli che imparano a nuotare ad un giorno dalla nascita.
Tutti avvenimenti che accadono da sempre, ogni giorno, in momenti dell’anno deputati, indipendentemente dalla presenza dell’uomo che vuole comandare il tempo ma che non può comandare il ritmo della natura.
La bellezza di Piano piano è che narrativamente si presenta come una raccolta di 50 storie, che si spiegano sulla doppia pagina da un lato con una pagina riassuntiva e sull’altra pagina con elementi più descrittivi, talvolta graficamente simili a una graphic novel.
L’esposizione narrativa quindi si accompagna a una completezza descrittiva e divulgativa legata al mondo della natura dove il tempo è un filo rosso che bisogna imparare a osservare.
Prima Dopo, Ramstein-Areguis, Ippocampo
Nella mia proposta di libri illustrati sul tempo, in Prima Dopo spariscono le parole e qui e là compare la presenza umana.
Dei tre libri presentati è quello più concettuale, quello che richiede più sforzo di comprensione e di connessione.
Prima Dopo è un libro di sole illustrazioni, la maggior parte delle quali si accostano, destra e sinistra, ricalcando un prima e un dopo.
Alcune illustrazioni occupano invece la doppia pagina e dialogano con la successiva, sempre di medesimo formato.
Un prima e un dopo creativi, arditi, mai banali ma sicuramente veri.
Parlavo di presenza umana perché alcuni scenari non appartengono al mondo della natura, come il cantiere che si trasforma in una città.
Più spesso è nel dopo che si palesa la mano umana che ha messo la sua firma nella trasformazione: una pannocchia è diventata un pacchetto di pop corn, una piuma di uccello è diventata la penna di un calamaio, un paesaggio collinare è attraversato da una stradina di cemento…
In alcune illustrazioni viene legittimo chiedersi quale sia il prima e quale il dopo: se il tempo è circolare, non esiste un inizio e una fine ma solo un continuum e sta a noi decidere da quale preciso momento iniziare a prendere coscienza di ciò che accade, quando accade.
Questi libri, come Prima Dopo e come In 4 tempi, libri che obbligano il lettore a fare uno sforzo e a non essere lettore passivo, a me piacciono moltissimo.
E il catalogo di Ippocampo ne è fortunatamente ricco, basti pensare al recente Cose così cose cosà o al più vecchio A tutta velocità.
Libri illustrati dove il pensiero laterale è coltivato attraverso la bellezza e l’immersione.
Come usare questi libri illustrati su tempo?
Libri con un approccio così trasversale, così laterale e insieme così profondo, hanno applicazioni e destinazioni molto diverse.
La risposta è sempre quella: Tutto dipende da dove vuoi andare…
Di sicuro la domanda più sbagliata che si possa far davanti a libri così è “Per quale età va bene?”.
Non bisogna porre limiti all’ampiezza di pensiero.
Se è vero che la comprensione del ciclo del tempo ha sicuramente un limite di età (le stagioni possono essere comprese già a 3 o 4 anni, ma il tempo richiede…più tempo e più lavoro), la bellezza di immagini che si dispiegano davanti agli occhi non ha bisogno di limiti.
In 4 tempi o Prima Dopo, pur stimolando l’esercizio del pensiero e la ricerca di connessioni, può essere fruito già da bambini molto piccoli, che possono godere delle illustrazioni e che possono provare piacere nel fissare una cosa senza per forza domandarsi del prima e del dopo.
Quello è un passaggio da ricerca dopo.
Molto dopo: da bambini più grandi, da adolescenti, da adulti.
Per ritrovare il senso del tempo, per capire che ogni azione ha un seme e ha una destinazione.
Perché tutto è intrecciato e tutto ha conseguenze, naturali, imposte e libere di essere decise.
Perché per rallentare bisogna capire a quale velocità noi stiamo andando e qual è il ritmo di ciò che ci circonda.
Con questi tre libri illustrati si impara ad osservare e osservarsi.
Si fa un passo indietro per avere una visuale più ampia che contiene e ci contiene e ci permette di prestare attenzione al di fuori di noi stessi.
Se invece preferite affrontare il tema del tempo attraverso albi e libri illustrati dall’approccio meno ardito, ho preparato una piccola lista.
Ecco una piccola lista di albi illustrati sul tempo
Albi illustrati dal taglio bambino alcuni, dal taglio più sofisticato altri,
La forma del tempo, Lorenzoni-Vignaga, Lapis
Casa del tempo, Piumini-Innocenti, La Martgherita (ne avevo parlato
qui).
Una storia molto in ritardo, Coppo, Terre di mezzo
I libri delle stagioni di Topipittori (ne avevo parlato
qui)
Una storia che cresce, Krauss-Oxenbury, Il Castoro
Un tempo per tutto, Demilly-Moreau, El edizioni
La casa sul lago, Harding-Teckentrup, Orecchio Acerbo
La grande quercia, Muller, Natura e Cultura
E domani?, De Solminihac- Nakamura, Babalibri (ne avevo parlato
qui)
E termino con due non fiction picture books che parlato proprio della concezione di tempo:
Il libro dei tempi di Duprat-Charbonnel è sempre di Ippocampo, realizzato dagli stessi autori di Il libro delle Terre e Universi e mostra come il tempo sia relativo e sia ampio come concetto.
Atlante dei tempi di Editoriale Scienza, dopo una parte introduttiva che mostra il tempo in rapporto all’uomo e come questi abbia tentato di studiarlo e regolarlo, adotta un approccio decisamente più storico, da linea del tempo della storia umana.
Infine, per questioni totalmente personali, quando penso allo scorrere del tempo tra fatti umani e natura io penso sempre a questa splendida sequenza di Notthing Hill.