Questa è una storia vera, basata su una mia ossessione.
Ogni volta che leggo un libro di Stephen King,s sottolineo passaggi, rimango colpita dalla profondità e dalla rotondità dei suoi tipi umani, resto affascinata dal potere ipnotico della sua narrazione.
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Per me i libri di Stephen King sono la medicina perfetta per combattere il blocco del lettore e l’inedia da letture in vacanza.
Leggi un King e passa tutto.
Ma la cosa che più amo dei libri di Stephen King e della sua scrittura, è la capacità di raccontare la natura umana in modo spaventoso.
Di riuscire a restituire con una precisione chirurgica i nostri meandri.
Tant’è che, secondo me, lui è molto più bravo a generare paura quando parla di natura umana che non quando crea situazioni soprannaturali.
Ecco un esempio:
Le loro paure erano così domestiche (quelle degli adulti, ndr)...il lavoro, lo stipendio, il vestitino nuovo al bambino perché non debba sfigurare a scuola, l’amore del coniuge, la fedeltà dell’amico.
roba da ridere se paragonata al terrore del bambino quando, spenta la luce, i mostri vengonoa rintanarsi ai piedi del suo letto, appena fuori dal suo campo visivo.
Simili terrori, oltretutto, non si possono confidare a nessuno, se non forse a qualche coetaneo, la stessa battaglia disperata dev’essere combattuta una notte dopo l’altra, e l’unica cura è l’atrofizzazione finale d’ogni facoltà fantastica che sopravvive o forse coincide con l’età adulta.
Il brano è tratto da Le notti di Salem (la mia edizione è una Bompiani del 1996 con la traduzione di Carlo Brera) e riesce a trasmettere paura, smarrimento, solitudine del mondo bambino, insieme a tutta la pochezza e finitezza del mondo adulto.
Se non fa paura questo…
Date dunque tutte le cose che mi vengono in mente mentre leggo un libro del Re, ho deciso quanto segue.
per ragioni puramente egoistiche ho creato un bookclub dedicato a Stephen King.
Si chiamerà Alla corte del Re perché non ci saranno soltanto i libri di Stephen King, ma anche autori appartenenti allo stesso genere, cui King negli anni ha tributato spesso onore e amore.
Chiacchierando ho scoperto che la mia ossessione può essere condivisa per varie ragioni: ossessioni altrui, passione per i libri di Stephen King, pretesto per leggerli, rileggerli, inserirsi in una discussione insieme ad altri lettori.
Qualche indicazione su Alla corte del Re, il bookclub dedicato a Stephen King
- Ci incontriamo una volta al mese circa
- Mi piacerebbe tantissimo fosse un bookclub in presenza, ma per ora sarà solo online via zoom
- Ci sarà un canale telegram dedicato con notizie, domande, giochini, pillole e discussioni mentre la lettura procede
- Il programma è in elaborazione e sarà condiviso con i partecipanti
- Come già detto, l’80% del bookclub dedicato a Stephen King sarà composto dai suoi libri, ma non solo…
- Il filo conduttore…sarà l’ossessione, ma anche alcuni filoni tematici da sviscerare: vorrei che le conversazioni non toccassero solo le storie e i personaggi affrontati di volta in volta, ma che si estendessero a macro temi.
- E’ un booklcub puramente horror? Ni.
Nel senso che, leggendo libri di Stephen King e affini, non siamo certo nel terreno del romance, ma non è un bookclub horror tout court. Tradotto: può essere un terreno di prova anche per chi non è avvezzo al genere ma che è curioso di leggere una delle penne più straordinarie della nostra contemporaneità - Di volta in volta creerò grafiche o contenuti che strizzano l’occhio al libro che leggeremo
- Quando possibile, la lettura sarà integrata da altre risorse
- Sto prendendo contatti per avere ospiti a sorpresa che possano animare e portare contributi speciali alla Corte.
Quindi servirà ancora un pochino di pazienza per avere le tappe fissate e stabilite e un programma da condividere…ma intanto si può cominciare.
Compilate il form qui sotto per partecipare al bookclub dedicato a Stephen King